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‘Vasto sia accogliente, solidale e bella’: gli auspici del vescovo… alla fine della festa

Monsignor Forte alla fine della processione di San Michele

redazione
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Tre desideri per Vasto: che sia una città accogliente, solidale e bella.

Scandisce le parole il vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, al culmine della solenne processione di rientro della statua del Patrono dalla chiesa di Santa Maria Maggiore a quella di San Michele Arcangelo, ultimo appuntamento religioso nel programma dei tradizionali festeggiamenti che si sono chiusi il 30 settembre.

Dopo la funzione delle 18 officiata dal parroco di Santa Maria don Domenico Spagnoli, la processione si è snodata per le vie del centro, con la partecipazione dei sacerdoti del clero locale, delle Confraternite, dei giovani seminaristi dell’Istituto Regionale ’San Pio X’ di Chieti, delle autorità e di un nutrito ’popolo’. Davanti alla caratteristica chiesetta, che si erge su una splendida balconata sul golfo lunato di Vasto che guarda anche al Gargano, mons. Forte ha voluto dare il suo saluto ai presenti e trasmettere alcune sue personali riflessioni.

“Anche quest’anno - ha detto -, nel percorrere le strade della città, ho pregato per Vasto. Nel mio cuore ho tre desideri particolari: intanto che sia sempre una città accogliente. Vasto accolga tutti quelli che vengono e sappia vivere nella diversità. Poi desidero una Vasto solidale, che sappia rivolgere attenzione ai più deboli. In questi tempi di crisi dobbiamo essere vicini agli ammalati, a chi è senza lavoro. E questa deve essere – ha rimarcato - una priorità per le istituzioni e per le nostre chiese. E infine vorrei che Vasto fosse una città bella. Dobbiamo imparare a riconoscere la bellezza, siamo sempre abituati a vedere questi bei panorami, queste nostre bellezze, ma spesso non le apprezziamo e tuteliamo. Dobbiamo rispettare la bellezza, fare in modo che non si perda, che venga valorizzata. E dobbiamo custodirla. Voi amministratori - ha poi aggiunto l’arcivescovo rivolgendosi direttamente al sindaco Luciano Lapenna in fascia tricolore ed agli altri colleghi - siate sempre vigili sul rispetto della città che cresce, perché non ci siano edifici, nuove costruzioni, che rischiano di ferire lo sguardo. E infine dobbiamo interiorizzare la bellezza, che non è altro che il nome di Dio, con un cuore puro, una vita onesta”.

Al termine, il vescovo ha voluto anche dedicare un pensiero particolare alle forze dell’ordine. “Nel giorno di San Michele - ha concluso - si celebra la festa della Polizia, quindi abbiamo un pensiero speciale per loro. Ma la mia preghiera ed il mio ringraziamento vanno a tutti i tutori dell’ordine, impegnati quotidianamente per assicurare una vita tranquilla ai cittadini”. Dopo il rientro della statua di San Michele in chiesa ha fatto seguito il sempre suggestivo sparo dei fuochi d’artificio.

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