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Tragica morte di Domenico Mascilli, donati fegato e reni

Giovedì pomeriggio il funerale del pensionato caduto da una scala nella chiesa di San Paolo di Vasto

redazione
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Fegato e reni espiantati (la famiglia ha subito dato l’assenso alla donazione degli organi, fin da quando i medici avevano dichiarato la morte clinica) ed autopsia eseguita.

Ieri gli ulteriori passaggi relativi al dramma della scomparsa di Domenico Mascilli, il pensionato di 64 anni di Vasto che ha perso la vita all’ospedale ‘Mazzini’ di Teramo dove era stato ricoverato – dopo una prima fase di assistenza al ‘San Pio da Pietrelcina’ - a seguito della caduta da una scala, nel locale sottostante la chiesa di San Paolo Apostolo, mentre eseguiva, come volontario, dei lavori di tinteggiatura di quello che dovrà essere il cosiddetto ‘emporio dei poveri’ della parrocchia.

Sul caso è stata aperta un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Vasto - il coordinamento è del sostituto Giancarlo Ciani.

Giovedì pomeriggio, alle ore 16, nella chiesa di San Giovanni Battista a Carunchio, centro del Vastese interno paese di origine del pensionato, saranno il vescovo Bruno Forte e i parroci di San Paolo e San Giuseppe, don Gianni Sciorra e don Gianfranco Travaglini, a celebrare il funerale dell'uomo.

Anche ieri tanta partecipazione, da parte di familiari e conoscenti, all’immenso scoramento dei più stretti congiunti di Domenico Mascilli, la moglie Irma, i figli Raffaella, Alessandra e Antonio e i generi Luigi e Luca.

Unanime il buon ricordo di un uomo che si è dedicato ai propri affetti ed al lavoro, falegname prima e dipendente della Denso poi, non fermandosi nemmeno da quando in pensione, prodigandosi - quando e come poteva - proprio per le esigenze della comunità parrocchiale della quale faceva parte, quella di San Paolo Apostolo. “Un uomo buono, sensibile e generoso e la donazione degli organi è un autentico atto d’amore”, dice con commozione un amico, ancora scosso e affranto per la dolorosa perdita.
 

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