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Tasi, Lapenna: 'Ridicole le polemiche'. D'Alessandro: 'Evitabile eliminando gli sprechi'

L'istituzione del nuovo tributo sempre al centro dell'attenzione

redazione
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Dopo il confronto-scontro in Consiglio comunale, nuove 'puntate' per il dibattito sull'istituzione della Tasi a Vasto, la tassa per i cosiddetti 'servizi indivisibili', per la quale è stata decisa l'applicazione della tariffa minima, l'uno per mille (pagamenti da operare, a cura del contribuente con calcoli presso sedi Caf e commercialisti entro il 16 ottobre in acconto ed entro il 16 dicembre in saldo).

Pubblichiamo gli ultimi 2 interventi in merito, a firma del sindaco Luciano Lapenna e del consigliere comunale Davide D'Alessandro (indipendente).

LA NOTA DI LAPENNA - Sono demagogiche, ridicole e grottesche, le accuse di una parte dell’opposizione relativamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale di Vasto della Tasi - Tassa sui Servizi Indivisibili.

Demagogiche: perché i servizi indivisibili che prima potevano essere garantiti con le rimesse dello Stato italiano adesso potranno essere garantiti soltanto dalla Tasi. Infatti, a partire dal 2014, lo Stato centrale ha tagliato ed eliminato ogni forma di rimessa alle amministrazioni locali in materia di viabilità, circolazione stradale, illuminazione pubblica, servizi di protezione civile, parchi, verde pubblico, tutela dell’ambiente, polizia locale, urbanistica, arredo urbano, gestione del territorio e servizi connessi. La Tasi, pertanto, diventa non solo obbligatoria, trattandosi di legge nazionale, ma addirittura necessaria. Se oltre alla demagogica propaganda l’opposizione facesse qualche proposta e suggerisse qualche idea su come reperire i circa €3.000.000 milioni di euro per garantire questi servizi indivisibili sarebbe più utile per tutti i cittadini e ne guadagnerebbe il dibattito, fermo alla solita e stucchevole propaganda.

Ridicole: perché il Comune di Vasto ha, di fatto, e unicamente, accolto una legge nazionale che riguarda i servizi rivolti alla collettività. Su 8057 comuni italiani, ad oggi, soltanto Positano (SA) e San Lorenzo Bellizzi (CS), rispettivamente 3988 e 685 abitanti, hanno deciso di non applicare la Tasi. Invece, tra tutti i Comuni medio grandi della nostra regione Vasto applica l’aliquota minima prevista dalla legge, l’uno per mille, mentre altri comuni applicano aliquote ben superiori, oltre le addizionali, vedi San Salvo (1.7%), Lanciano (1.9%), Chieti (2.5%).

Infine, grottesche: perché mentre tra assenze, astensioni e distinguo, l’opposizione non perde occasione per dimostrare la sua frantumazione e la sua disomogeneità politica (ieri sulla Tasi i Consiglieri Bischia, Desiati e Giangiacomo erano addirittura assenti, mentre Della Porta e D’Adamo si sono astenuti), la maggioranza continua, da sempre, a registrare un voto unanime sui singoli provvedimenti posti all’attenzione del Consiglio comunale, così come testimoniano i verbali di seduta. Anche qui, sarebbero opportune una maggiore onestà intellettuale e una minor, quanto inutile e dannosa, disinformazione.

LA NOTA DI D'ALESSANDRO - Con la Tasi l’Amministrazione Lapenna ha ancora una volta rivolto la propria attenzione sulle tasche dei cittadini, sottraendo loro importanti risorse in un tragico contesto economico e sociale. Se Positano e tanti altri comuni, che non sono in Albania ma in Italia, hanno deciso di applicare la Tasi pari a zero è perché, al contrario di Vasto, hanno saputo programmare per tempo e ricavare ingenti somme da solidi investimenti, penso al fotovoltaico. Lapenna, purtroppo, non programma ma decide ciò che accade, tanto ci sono i cittadini a coprire i buchi. Questa è un’Amministrazione che continua a sperperare e a tassare. Il sindaco ha il coraggio di chiederci dove trovare i soldi. Perché non la smette di pagare oltre 7 milioni di euro l’anno, una cifra spropositata, un quarto del bilancio, per la raccolta dei rifiuti, ingrassando Pulchra e Civetta? Sul tema rifiuti fa sempre orecchie da mercante. I 600 mila euro buttati dalla finestra per una pista ciclabile mai inaugurata e già fatiscente, oggi sarebbero tornati molto utili. Il dubbio investimento per salvare i debiti dei Salesiani, oggi sarebbe tornato molto utile. Gli assegni ad personam elargiti con disinvoltura, oggi sarebbero tornati molto utili. Troppi soldi si perdono per mille rivoli, troppi stipendi sono oltre il limite della sopportabilità. Troppo grasso cola dalla Pubblica Amministrazione, l’ha detto persino Renzi. E Vasto, purtroppo, non fa eccezione.

Per quanto riguarda l’astensione dei due consiglieri di minoranza, ci ha amareggiati, ma ci aiuta a fare chiarezza. A breve sarà necessario individuare, a partire dai consiglieri attuali, un percorso unitario che conduca alle prossime elezioni. Chi ci sta ci sta. La farsa del 2011 non è ripetibile. Le imposizioni dall’alto non sono ripetibili. La politica impone serietà. Dove ci sono troppi galletti a cantare, non fa mai giorno.
 

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