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Comitato per la salvezza di Sant’Onofrio: si attivano i familiari degli assistiti

E il Movimento 5 Stelle: ‘Non ci interessa lo scaricabarile, impegno per evitare la chiusura’

redazione
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Nasce un comitato cittadino nell’obiettivo di mettere in campo azioni tese alla salvezza della casa di riposo Sant’Onofrio di Vasto.

L’altro pomeriggio, nell’aula consiliare ‘Giuseppe Vennitti’ di palazzo di città, un nutrito gruppo (circa 80 persone) hanno voluto incontrare il sindaco Luciano Lapenna per un confronto sulla difficile situazione che si è venuta a creare nella storica struttura, ritenuta non rispondente alle normative vigenti a seguito di una serie di ispezioni e controlli operati dai Vigili del Fuoco di Chieti, dai Carabinieri dei Nas e dai responsabili della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. All’incontro era presente anche il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte.

Il caso, appena qualche giorno prima, era finito anche all’attenzione dell’assise civica, con posizioni di contrasto tra la maggioranza di centrosinistra e le opposizioni. La prima ritiene necessario investire in prima battuta la Regione Abruzzo sul problema dal momento che la gestione della casa di riposo (pur se l’immobile è di proprietà del Comune) ricade proprio sotto le competenze dell’ente. Le minoranze, dal canto loro, volevano invece un impegno diretto da parte proprio del Comune di Vasto, invitato a farsi carico dell’onere dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza necessari per riportare la struttura nell’alveo della ‘normalità’. I familiari dei ricoverati hanno ribadito a chiare lettere la propria volontà di ‘battagliare’ per evitare il trasferimento dei propri cari da Sant’Onofrio.

Coinvolti nella vicenda, oltre ai 53 degenti, anche le 17 unità lavorative che vi operano. Lapenna e Forte hanno voluto interessare della questione anche il Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis.

POLITICA E POLEMICHE – Sul piano politico ultimo intervento in ordine di tempo è quello del Movimento 5 Stelle, attraverso una nota del consigliere regionale vastese Pietro Smargiassi. “Ci interessa poco di chi sia la colpa. Stiamo assistendo – commenta Smargiassi - al tradizionale scaricabarile delle responsabilità politiche a cui i partiti ci hanno abituato, fra chi accusa la precedente Giunta Chiodi e chi se la prende con l'Amministrazione comunale del sindaco Lapenna. C'è solo da stendere un velo pietoso. Ci interessa poco scendere nei dettagli tecnici per i quali Sant'Onofrio non è più considerabile a norma di legge: se c'è la volontà politica di farlo, adeguare la struttura e mantenerla funzionante è possibile. Ci interessa invece molto che oltre 50 anziani restino senza assistenza e che 17 operatori rischino il posto di lavoro. Noi del Movimento 5 Stelle lo diciamo da quando siamo nati: nessuno deve rimanere indietro, a maggior ragione se si tratta dei nostri anziani, cioè dei nostri genitori e dei nostri nonni. Ci opporremo con tutte le nostre forze alla chiusura di un servizio pubblico essenziale come la casa di riposo Sant'Onofrio”.

Smargiassi cita anche la ‘desertificazione’, a livello di servizi, che continua nel territorio del Vastese citando la cancellazione della guardia medica di Celenza sul Trigno, altri servizi sanitari tagliati, l’inglobamento del Consorzio Industriale nell’Agenzia regionale delle Attività Produttive e il Tribunale di Vasto sul quale pende la scure della possibile soppressione. “Da Gianni Chiodi siamo passati a Luciano D'Alfonso – conclude con amarezza il consigliere regionale del M5S -, ma l'indirizzo politico è identico: tagli selvaggi e irrazionali su ogni tipo di servizio. E a chi non possiede risorse personali per rivolgersi a servizi privati non resta che arrangiarsi o fuggire”.

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