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Fondi Fas per fronteggiare l’erosione marina: Di Giuseppantonio pressa D’Alfonso

Della questione si parlerà venerdì in un incontro sul progetto Via Verde della Costa dei Trabocchi

redazione
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Utilizzare i fondi Fas per la difesa e la salvaguardia della costa abruzzese, quella teatina in modo particolare maggiormente soggetta ai rischi dell’erosione marina.

Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, lancia un nuovo appello alla Regione Abruzzo: nell’ambito dei finanziamenti Fas, o altri che si vogliano indicare,  è necessario individuare risorse da destinare ad interventi strutturali di contenimento e di salvaguardia della fascia costiera.

Di questo si parlerà nel corso di un vertice con il presidente Luciano D’Alfonso, venerdì 29 agosto, convocato allo scopo di discutere dei progetti di sviluppo del cicloturismo lungo la dorsale adriatica.

“La Provincia di Chieti, promotrice del progetto della Via Verde della Costa dei Trabocchi – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio -, è ben consapevole che l’infrastruttura  e il cicloturismo non possono prescindere dalla difesa del territorio e ho intenzione di chiedere a D’Alfonso di finanziare con i fondi Fas interventi specifici a difesa della costa. Proprio con questo obiettivo, qualche tempo fa abbiamo portato all’attenzione della Regione un lavoro di ricognizione tecnica coordinando i Comuni interessati dai fenomeni erosivi attraverso una puntuale mappatura corredata con una cartografia, magari suscettibile di aggiornamento, per l’inarrestabile progredire del fenomeno. In sostanza – aggiunge - abbiamo evidenziato compiutamente i fenomeni di erosione, ma anche le frane e tutte le problematiche che sono state riscontrate sul territorio, e abbiamo inoltre indicato gli interventi che riteniamo necessari per fronteggiare il fenomeno. Un carteggio aggiornato verrà sottoposto nuovamente ai competenti Uffici regionali. Purtroppo, con il passare del tempo e la mancanza di opere incisive, la situazione di degrado del territorio costiero, soprattutto nei punti più vulnerabili, sta nettamente precipitando. I danni al patrimonio paesaggistico e al sistema turistico – conclude il presidente della Provincia teatina - sono prevedibili, senza parlare del rischio all’incolumità pubblica. I lavori della pista ciclopedonale della Via Verde, che insiste proprio sulla fascia costiera, saranno appaltati ai primi del mese di ottobre e dunque bisogna intervenire senza esitazione per non vanificare questo progetto di riqualificazione e valorizzazione del territorio abruzzese”.

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