Nel corso della cerimonia di presentazione del libro “Quel fascino ambiguo del cervello” (Editore Campanotto) che ha avuto luogo domenica 27 luglio 2014 nell’aula consiliare del comune di Dogliola, grazioso borgo del Vastese, al professor Guido Brunetti, noto autore ed esperto nel campo delle neuroscienze, e al giudice Italo Radoccia, presidente del Tribunale di Vasto e insigne giurista, è stato consegnato un importante premio da parte del sindaco, Rocco D’ Adamio.
E’ stato definito un evento storico sia per il livello degli argomenti trattati - cervello, mente e coscienza - solitamente riservati alle aule universitarie e ai congressi scientifici, sia per la presenza dei due illustri abruzzesi.
Il prestigioso riconoscimento ha inteso sottolineare il contributo fornito da Brunetti e Radoccia al progresso della cultura e della scienza e il loro forte legame affettivo con Dogliola. La madre di Brunetti, Maria, era sorella del nonno di Radoccia, Rocco Pellicciota, entrambi nativi del piccolo centro della provincia di Chieti.
Dopo i saluti del sindaco, ha preso la parola il presidente Radoccia, il quale attraverso un’ ampia e articolata relazione ha sviluppato una lucida ed approfondita panoramica sui principali temi neuro scientifici analizzati da Brunetti nel suo libro “Quel fascino ambiguo del cervello”. Commosso l’intervento dell’autore, il quale dopo aver ricordato una serie di toccanti episodi e aneddoti della sua adolescenza trascorsa a Dogliola ha raccontato gli ultimi, straordinari progressi compiuti dalle neuroscienze e sottolineato tra l’altro come la ricerca sul cervello, la mente e la coscienza “rappresenti per i neuroscienziati la sfida più rivoluzionaria del XXI secolo, la più grande e straordinaria avventura mai tentata dalla specie umana”.
Notevole la partecipazione emotiva del pubblico di Dogliola, che ha rivolto ai due relatori interessanti domande sul funzionamento e sui misteri del cervello e dell’anima e sulla crisi economica, sociale e morale della società. “Una società - ha dichiarato Brunetti - depressa, stressata, incolta e volgare, priva di quei valori etici e spirituali che per millenni hanno guidato e sorretto la Civiltà Occidentale”. La manifestazione, realizzata grazie alla sensibilità culturale e intellettuale del sindaco D’ Adamio, ha rappresentato un indubbio e importante elemento di valorizzazione e promozione di Dogliola e dei suoi cittadini, e si è conclusa con una sontuosa cena a base di prelibati prodotti locali offerta dal sindaco D’Adamio e dalla sua gentile consorte Francesca, a testimonianza del tradizionale senso di ospitalità della gente di Dogliola. Brunetti e Radoccia sono stati poi festeggiati in un noto locale di Vasto Marina.
L’evento sottolinea come i piccoli centri se vogliono sopravvivere debbono avvicinarsi sempre più alla cultura, uno dei massimi valori della civiltà.