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Scarichi non a norma nel 'mirino': scattano due diffide da parte del sindaco

I proprietari invitati a mettersi in regola

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Un condominio e una abitazione privata scaricano reflui domestici nella condotta delle acque bianche (invece di farli confluire nella rete fognaria) e il sindaco Luciano Lapenna emette due ordinanze diffidando i proprietari a intervenire per regolarizzare gli scarichi.

Gli scarichi in questione, viene sottolineato, riguardano impianti di pompaggio di emergenza installati in quanto la rete fognante sulla riviera, in caso di pioggia, non riesce a raccogliere sia le acque nere che quelle piovane.

Nell'ordinanza firmata dal sindaco si legge: "Si accertava la presenza di un punto di scarico (tubo) recapitante nel torrente San Tommaso, senza alcuna forma di depurazione, direttamente connesso a un sistema di pompaggio automatico all'interno di un pozzetto nel quale confluiscono oltre alle acque bianche del piazzale limitrofo, anche i reflui fognari direttamente collegati attraverso pozzetti comunicanti che si miscelano in caso di troppo pieno". Nel secondo caso "si accertava la presenza di tre punti di scarico recapitanti su strada senza alcuna forma di depurazione direttamente connessi ad un sistema di pompaggio automatico sito all'interno di un pozzetto con copertura grigliata nel quale confluiscono, oltre alle acque bianche del piazzale limitrofo, anche i reflui fognari dell'abitazione, direttamente collegati attraverso un sistema di troppo pieno delle stesse acque reflue".

Sia l’amministratore di condominio che i proprietari dell’altro immobile sono stati diffidati “ad adottare i provvedimenti finalizzati alla corretta regolarizzazione dello scarico”. Il termine perentorio concesso è di 30 giorni, decorsi i quali verranno deferiti all’autorità giudiziaria.

Controlli del genere non sono stati gli unici a Vasto Marina dove da soprattutto la Guardia Costiera ha passato al setaccio un po' tutti gli scarichi, scoprendo, sanzionando e costringendo a mettersi a norma diversi complessi residenziali.

La notizia delle due ordinanze è stata commentata da Riccardo Alinovi dell’associazione Codici Abruzzo e da Stefano Moretti dell’Osservatorio Antimafia che nelle scorse settimane avevano sollevato la questione degli scarichi a mare. “E’ la dimostrazione che avevamo ragione quando denunciavamo la presenza di scarichi abusivi – sottolineano -. E’ arrivato il momento di mettersi al lavoro, fare una mappatura completa degli scarichi e attivarsi, anche tramite i nostri rappresentanti al Parlamento Europeo, affinché si reperiscano fondi per gli interventi sulla rete fognaria”.

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