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Decoro urbano e cura della città: tanti problemi e richiesta di più attenzioni

Lettera di un residente a Vasto trasferitosi dal Milanese

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Renato Rossi, residente da qualche anno a Vasto, invia la lettera che di seguito pubblichiamo, relativa al decoro urbano ed alla cura della città.

Sono cittadino vastese da poco più di due anni, proveniente dalla provincia di Milano, e sono veramente stupito ed amareggiato, triste nell'assistere ad un sempre più evidente e progressivo degrado e sinecura dell'ambiente vastese.

Strade piene di buche o con  rattoppi operati in qualche modo, marciapiedi rotti, arredo urbano carente e quel poco presente lasciato in pessime condizioni, giardini e aiuole  sporche e mal manutenute, montagne di rifiuti lasciati per mesi e mesi abbandonati sul territorio.

Il tutto anche nelle zone che dovrebbero essere il "core business" delle attività turistiche della città, come lo sono la spiaggia di Punta Penna e di Punta D’Erce e sul lungomare Cordella.

Qui, da diverso tempo, parte della  passeggiata che porta al monumento alla Bagnante, una delle zone più suggestive del litorale, risulta inaccessibile a seguito di frane e smottamenti e solo ultimamente sono iniziati  gli interventi di manutenzione. Lastre di vetro della ringhiera parapetto rotte ed altre rimosse e non sostituite, occhi al cielo, tombini di cemento con pericolosi ferri arrugginiti che fuoriescono sull'adiacente spiaggia, cestini dei rifiuti divelti; piazza Rodi con la pavimentazione dissestata e diversi gradini rotti causa scorribande degli skaters, marmi dei muretti laterali alla passeggiata di viale Dalmazia che porta al parco giochi Suriani in diversi punti rotti e mancanti e con rifiuti abbandonati proprio in prossimità del lungomare. In via Cipro le panchine sulla passeggiata lungo i "bagni" sono state rimosse già dalla scorsa stagione e non più rimpiazzate. Pista ciclabile con parte della staccionata divelta in diversi dei suoi punti di sostegno, tavole di legno rotte e/o divelte, mancano le lampade dell'impianto di illuminazionee: sono rimasti solo i pali con diversi pozzetti dell'impianto elettrico rotti e fili elettrici sporgenti in diversi punti… e meno male che 'La pista ciclabile permetterebbe di attivare quei servizi di turismo ambientale che possano garantire il reperimento di fondi per la sua manutenzione. Secondo gli studi di economia turistica presentati al convegno del 1 marzo, gli investimenti sulle piste ciclabili si ripagano da sole nel giro di un anno" cit. assessore Marra Pista ciclabile a Punta D’Erce.

Dopo questa "carrellata" di degrado e sinecura sul lungomare di Vasto Marina, percorrendo poi la pista ciclabile si arriva sul lungomare di San Salvo e qui ti si apre uno scenario completamente diverso: un fermento di attività di operatori ecologici, tutti dipendenti del Comune che manutengono le aree a verde, rimuovono i rifiuti presenti nei prati e nelle aiuole, altri che sistemano le fioriere sulla passeggiata lungomare ed i contenitori di cemento dei cestini per i rifiuti, altri che estirpano l'erba che spunta dai cordoli del marciapiede e puliscono da detriti i tombini per favorire il deflusso dell'acqua, operai che ritinteggiano la segnaletica stradale, presenza di contenitori sulla spiaggia libera per la raccolta differenziata, presenza di cartelli che invitano la cittadinanza a collaborare a mantenere pulito l'ambiente ed a segnalare, anche in modo anonimo, eventuali abusi.

Poi,  fortuna vuole per San Salvo, ci si è messo pure il punteruolo rosso che qui  ha risparmiato tutte le palme del loro lungomare, mentre sfortuna vuole, a Vasto città e Vasto Marina ne hanno fatto una vera strage. Mi chiedo però: è stato fatto proprio tutto il possibile, da parte dell'Amministrazione comunale, per cercare di prevenire e proteggere il decoro urbano e il patrimonio pubblico, di cui ogni palma ne fa parte? Insomma, basta fare pochi chilometri per  verificare come sia possibile, da parte di un’Amministrazione comunale, prestare la giusta e dovuta attenzione alla tutela, alla cura ed alla manutenzione "programmata" dell'ambiente. Certo, questo è possibile sempre che se ne abbia una adeguata "sensibilità" nel  proprio dna di amministratore della cosa pubblica! Cosa che,  mi pare, sia poco presente o  quanto meno insufficiente tra gli Amministratori di Vasto.

I miei complimenti viceversa vanno al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, per queste iniziative della Sua Amministrazione per la cura, la tutela e la conseguente valorizzazione  del loro lungomare e del loro territorio.

Ps: Magari un giro in bici (o con un "bike sharing", termine che oggi va molto di moda anche a Vasto) fino a San Salvo, da parte degli amministratori di Vasto, giusto per farsi un'idea e magari prendere qualche spunto, no?

Renato Rossi

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