Assoluzione per ''non aver commesso il fatto'' o, in subordine la condanna per omicidio colposo. Sono queste le richieste fatte stamani alla Corte d'Assise di Lanciano dall'avvocato Giuseppe Mileti, difensore di Giovanni Giuliano, il 28enne di San Salvo, accusato di essere il responsabile della morte di Stella Scutece, 20 anni, anch'ella di san Salvo, rimasta uccisa il 28 aprile del 2003 nella zona industriale di Piana Sant'Angelo.
La Corte, presieduta da Tullio Moffa, si è ritirata in camera di Consiglio poco dopo mezzogiorno. La sentenza è attesa per oggi pomeriggio. Nelle sue conclusioni l'avvocato Mileti ha rimarcato la mancanza di prove certe a carico del suo assistito che avrebbe investito la giovane con la propria auto solo accidentalmente. L'episodio era avvenuto al termine di una lite tra i due dopo che la ragazza aveva manifestato l'intenzione di lasciare Giovanni Giuliano col quale era fidanzata.
Il legale della difesa ha fatto leva, in particolare, sulle numerose perizie, disposte anche dalla Corte, per cercare di far luce sulla volontarietà o meno dell'investimento. Perizie, però - ha osservato l'avvocato - che sono rimaste tutte contrastanti. L'accusa, rappresentata dai pm Anna Rita Mantini e Irene Scordamaglia, alla quale si era associata la parte civile (avvocati Fiorenzo Cieri e Clementina De Virgiliis), aveva chiesto invece la condanna a 21 anni per omicidio volontario.