Rosa di giocatori, staff tecnico e medico della Vastese Calcio, quelli che hanno concluso lo scorso campionato abruzzese di Eccellenza, intervengono con una lettera aperta a riguardo del percorso in atto per la 'strutturazione' di una nuova stagione sportiva con gli auspici di allargamento dell'attuale base societaria del club biancorosso.
Di seguito il documento..
"In questi giorni si parla molto del futuro della Vastese, come è giusto che sia. Siamo i primi ad augurare alla città di Vasto di tornare in palcoscenici calcistici più importanti. Purtroppo però qualcuno si è dimenticato del passato e sarebbe giusto e corretto farlo perché la società ha preso degli impegni con noi che vanno rispettati.
Si pensa sempre ad altro, tranne che a noi.
Abbiamo concluso nel miglior modo possibile un campionato molto difficile, soprattutto dal punto di vista ambientale e organizzativo, con problemi quotidiani di ogni genere, come le trasferte disorganizzate nelle quali eravamo soli e alle quali abbiamo preso parte con mezzi personali anticipando tutte le spese che non ci sono state restituite o quelle non corrisposte a chi veniva quotidianamente da fuori.
Per non parlare dei campi, ai Salesiani avevamo un tempo limitato, mentre all’istituto San Gabriele e alla 167 abbiamo avuto serie problematiche per allenarci. Fare calcio in questo modo e chiamarti Vastese è parecchio complicato.
Noi però non ci siamo mai tirati indietro o fermati, non abbiamo saltato allenamenti e partite, portando avanti l’impegno fino al termine della stagione e conquistando l’obiettivo della salvezza che la società ci aveva chiesto a novembre, raggiunto con largo anticipo. Tutto questo nonostante dei dieci rimborsi pattuiti ce ne siano stati riconosciuti solo la metà . In molte altre squadre i giocatori avrebbero abbandonato, noi non lo abbiamo fatto, perché siamo tutti giocatori e persone serie, pur sentendoci definire da alcuni 'mercenari' o 'viziati'.
Non abbiamo mai reso pubblico l’argomento, abbiamo preferito non parlarne per il bene di tutti, sperando che si risolvesse e pensando solo a concludere al meglio la stagione nel rispetto della piazza e della maglia.
Ci dispiace essere arrivati a questo punto, ma se ne parliamo apertamente è perché ci hanno portato a comportarci così dopo numerose promesse non mantenute, che vanno avanti da dicembre, indipendentemente dai risultati, come confermano i fatti, che erano solo l’ennesima scusa per temporeggiare. Non abbiamo più voglia di essere presi in giro.
Poiché c’è qualcuno che ama apparire e ripete da tempo che la società ha speso 156.000 euro la domanda sorge spontanea: dove sono andati a finire questi soldi se noi dobbiamo ricevere ancora 5 rimborsi a testa? Oltre a quelli dello staff tecnico e medico.
Se si parla di progetto serio della Vastese, dove si dice arriveranno nuovi soci o nuovi sponsor, pensiamo sia corretto risolvere le pendenze con la rosa della stagione appena conclusa, anche per rispetto delle persone che entreranno. E’ anche nel loro interesse, pur non essendone responsabili, perché una società poco seria e con queste credenziali avrà difficoltà a ingaggiare giocatori. Per essere la Vastese, quella vera, come si deve, bisogna esserlo sempre in tutto".