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Assegni 'ad personam', bocciata la mozione per eliminarli

Critico il consigliere comunale D'Alessandro che ripensa alle dimissioni

a cura della redazione
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Con 10 voti contrari della maggioranza di centrosinistra e 2 soli a favore delle minoranze (unici presenti in aula i consiglieri Davide D'Alessandro ed Etelwardo Sigismondi, con assenti tutti gli altri, pure sottoscrittori del documento), è stata bocciata la mozione con la quale si chiedeva l'eliminazione della possibilità di assegni 'ad personam', nell'ambito della macchina amministrativa comunale.

Proprio D'Alessandro è fortemente critico in merito.

"La bocciatura, da parte della maggioranza, della mozione che mirava ad abolire gli assegni 'ad personam' versati da anni nelle tasche di alcuni dipendenti comunali è un atto ovviamente legittimo, ma di inaudita gravità. In un tragico contesto economico, nel momento più basso di credibilità dell’Amministrazione Lapenna, non è accettabile perseverare elargendo denaro ai soliti noti. Comunico, per esprimere tutto il mio dissenso, che non parteciperò ad alcuna manifestazione riguardante il 25° del gemellaggio con Perth e che non sarò presente, per protesta, al Consiglio Comunale Straordinario convocato proprio per tale evento. Dando per scontato che al Comune di Perth non si elargiscono assegni 'ad personam', preferisco non associare le due amministrazioni, i due sindaci, soprattutto se penso che il sindaco di Perth, in una consultazione sul web, si è classificata al 2° posto come 'Miglior Sindaco al Mondo 2012'. Onore a lei. Per quanto riguarda la mia personale posizione sul prosieguo dell’attività di consigliere comunale, valuto con serenità le dimissioni irrevocabili. L’immagine finale del Consiglio con dieci consiglieri di maggioranza (sindaco compreso) che bocciano l’abolizione degli 'assegni ad personam' contro il sottoscritto e Sigismondi (unici consiglieri di minoranza rimasti in Aula) è stata di una tristezza infinita. Era già accaduto con l’abolizione dei doppi incarichi e dei doppi compensi, votazione finita 9 a 6. Andare avanti così non ha più alcun senso. Rifletto, perché mi dispiacerebbe molto per i tanti cittadini vastesi che mi hanno eletto, ma continuare così non è più né serio né dignitoso".

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