Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sanità nel territorio, viabilità e servizi al turismo: le priorità per il Vastese

Verso le regionali del 25 maggio, parla il candidato Antonio Menna (Nuovo Centrodestra-Udc)

a cura della redazione
Condividi su:

Sanità nel territorio, viabilità e servizi al turismo: sono queste alcune delle priorità nel territorio del Vastese a giudizio di Antonio Menna che si ripresenta alle elezioni regionali di domenica 25 maggio cercando una conferma all'Emiciclo, nelle fila del Nuovo Centrodestra-Udc, partito che si schiera nella coalizione che sostiene l'attuale presidente Gianni Chiodi.

“La scelta di campo dell’Udc è chiara - dice Menna a riguardo della collocazione nel centrodestra -. Intanto va detto che la soddisfazione grande è di aver visto riconosciuta la mia posizione all’interno del Congresso Nazionale del partito a Roma, con la riconferma della guida di Lorenzo Cesa e di un progetto che tende prima di tutto a ridare unità ad un polo dei moderati che appariva frazionato e disaggregato. Una forza che vuole essere anche e soprattutto riformista. E abbiamo voluto con convinzione che questa nuova aggregazione, questo nuovo simbolo, che si rivolge anche a quanti disillusi e delusi non volessero recarsi alle urne, fosse presente non solo alle europee, ma anche alle regionali ed alle comunali nei centri con più di 15.000 abitanti, come Teramo e Montesilvano in Abruzzo. Una scelta naturale, per nulla sofferta. Con Chiodi siamo stati all’opposizione negli ultimi anni, ma un’opposizione costruttiva, dando anche appoggio a provvedimenti utili e delicati quali quelli relativi al risanamento. La nostra coalizione e la guida di Chiodi rappresentano un’alternativa seria e credibile alla sinistra ed all’Armata Brancaleone di Luciano D’Alfonso”.

Le basi della riproposizione della candidatura. "Credo di aver acquisito in questi anni - aggiunge - un bagaglio di esperienza e di conoscenza significativo dell’Ente Regione. Mi ripropongo perché voglio rappresentare questo territorio, considerandolo globalmente, dalla costa alle aree interne e montane, più di tutte colpite dalla crisi e che in questa tornata difficilmente potranno avere una corposa ‘delegazione’. Credo di poter essere rieletto e di essere portavoce e traduttore nelle sedi opportune delle istanze del Vastese, del Sangro e di tutta la provincia di Chieti.

Le priorità. "La sanità è al primo posto. Di fronte ad un debito abnorme, Chiodi è stato costretto a tagliare ed a risanare il bilancio partendo proprio dalla sanità. E questo ha penalizzato soprattutto la nostra zona, con la cancellazione di alcuni ospedali e presidi e la riduzione di altri servizi. Primo impegno deve essere quello di dare concretezza a quella medicina del territorio di cui si è tanto parlato ma che non ancora trova un’applicazione efficace. Penso agli ospedali di comunità, ai poliambulatori, ai distretti, alle guardie mediche, puntando anche sulle realtà delle residenze sanitarie per gli anziani. La prima battaglia, il mio primo impegno è relativo proprio alle comunità che in questi anni si sono viste private di servizi essenziali. Non tutto potrà essere come prima, questo è ovvio, ma ci sono spazi e margini per ridare respiro e soluzioni a popolazioni che si sono sentite tradite ed abbandonate. Secondo capitolo le infrastrutture: è stato giusto puntare sull’aeroporto, sui porti di Vasto e di Ortona, ora bisogna rimodellare una pianificazione ed una programmazione che tenga conto in modo particolare di una viabilità, e torno a parlare dell’entroterra, ai limiti della decenza. Da questo punto di vista siamo tornati indietro di decenni. Altro aspetto determinante del nostro agire, poi, dovrà essere quello del turismo. Con le bellezze che abbiamo non siamo secondi a nessuno in Italia. Mari e monti caratterizzano il nostro paesaggio, c’è una varietà di risorse che vanno valorizzate e che devono creare anche e soprattutto importanti e decisive occasioni di lavoro per le nostre giovani generazioni soprattutto”.

Restando in ambito turistico, sono diversi sono gli strumenti di tutela individuati per il nostro territorio. "Vanno bene tutte le pianificazioni iniziate in questi anni - sottolinea Menna -: la Via Verde della Costa dei Trabocchi, il Parco Nazionale della Costa Teatina, le varie riserve ed aree protette individuate, ma devono essere strumenti intesi non solo di conservazione, ma un volano per lo sviluppo e per creare occasioni di investimento e servizi non di impatto, non di cementificazione selvaggia lungo la costa in particolare, che possono creare attrazione per il potenziale turista che oggi non chiede altro che di vedere coniugati rispetto per l’ambiente e servizi per godere al meglio quanto la natura ci ha generosamente offerto. E va continuata la battaglia contro la petrolizzazione della nostra costa. Le trivelle nel nostro mare non possono condividere con potenzialità turistiche che sono sotto gli occhi di tutti. Penso poi all’area di Punta Penna di Vasto, per fare un esempio. In pochi chilometri convivono un’area industriale nella quale progettati impianti di forte impatto oltre a quelli già esistenti, un porto per il quale è previsto un ulteriore sviluppo ed una meravigliosa area protetta. Da consigliere regionale rieletto e, spero, di maggioranza riproporrò l’urgenza di procedere alla delocalizzazione della zona delle industrie, da arretrare in un’asse ben individuato, verso Casalbordino-Pollutri-Gissi e la Val Sinello".

Ultima annotazione sui programmi: la riduzione dei costi della politica. "In questa legislatura mi sono personalmente battuto per porre al centro dell’attenzione la necessità di ridurre i costi della politica. Primi passi ci sono stati e ringrazio i colleghi consiglieri per non aver fatto mancare il loro appoggio alla mia proposta di commissariare tutti i Cda degli enti e ridurre le spese relative per i componenti. Abbiamo eliminato l’Arssa, l’Aptr, ridotto le Asl da 6 a 4, i Consorzi Industriali sono stati unificati. Adesso bisogna arrivare all’Ato unico per quel che concerne il ciclo integrato dell’acqua, ad una sola società per i trasporti su gomma lasciando alla Sangritana la cura delle ferrovie e dare spazio ad un’unica Ater regionale per l’edilizia popolare, lasciandole però solo campi di programmazione, dando ai Comuni le leve per le manutenzioni e gli interventi concreti sui territori interessati".

Condividi su:

Seguici su Facebook