E’ stato un arresto cardiaco a provocare la morte, in una camera d’albergo a Roma, del 45enne vastese Alessandro Iarocci.
Il suo nome era balzato nella cronaca cittadina per l’episodio del tentato omicidio, a colpi di pistola, di un operatore della piccola pesca a Vasto Marina (accaduto all’esterno di un bar della riviera il 29 aprile del 2011).
Per quel drammatico fatto era stato condannato a 6 anni in primo grado, pena poi ridotta a 5 nel successivo giudizio di appello, in parte scontati in carcere ed in parte in una struttura cosiddetta ‘protetta’ per il recupero di detenuti e persone bisognose ubicato a Pereto, in provincia dell’Aquila. Iarocci, da qualche mese, era tornato in libertà .
A comunicare la ferale notizia è stato il suo legale, l’avvocato Fiorenzo Cieri del Foro di Vasto. E’ stata una cameriera dell’albergo capitolino a lanciare l’allarme per la morte dell’uomo.