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CRISI IDRICA, D'AMICO: ''UN'UNICA CABINA DI REGIA PER GESTIRE L'EMERGENZA''

a cura della redazione
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Istituire una ''cabina di regia'' unica per gestire la crisi idrica che si profila per via della consistente riduzione delle precipitazioni: la suggerisce Camillo D'Amico, presidente provinciale della Copagri che ha inviato una nota a tutti gli enti interessati al problema, Consorzi industriali, Consorzi di Bonifica, Consorzi acquedottistici, Prefettura di Chieti, per delineare la messa a punto di un'unica strategia d'intervento per gestire in modo razionale la risorsa acqua. ''Purtroppo - spiega D'Amico - si sta evidenziando una sensibile riduzione delle precipitazioni con pesanti ripercussioni sul quotidiano e, in particolare, sull'agricoltura. Dati certi - prosegue - si avranno a breve quando i tecnici del Centro Agrometeorologico Regionale di Scerni avranno ultimato l'elaborazione dei dati scientifici raccolti. Tuttavia si può già affermare che, dal 1965 ad oggi, in Abruzzo è stata rilevata una diminuzione delle precipitazioni pari al 20 per cento. Ed in questo contesto la provincias di Chieti appare oggi come la zona più secca della regione''. Ciò considerato, insomma, farebbe profilare all'orizzonte una situazione gravissima in particolare nella prossima estate quando i flussi turistici che graveranno sulla costa determineranno una maggiore richiesta di acqua potabile e il conseguente razionamento delle risorse a scapito delle zone interne e dell'agricoltura. ''Alcuni enti - aggiunge il presidente della Copagri - in vista della sofferenza che graverà sull'agricoltura, stanno già invitando gli addetti ai lavori ad utilizzare l'acqua secondo precise logiche di risparmio ma, come Copagri, siamo convinti che l'emergenza vada gestita in modo unitario. Il primo atto dovrà consistere nella raccolta e nell'elaborazione dei dati scientifici, quindi l'Arssa, l'agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo, dovrà assicurare la necessaria assistenza agli agricoltori ma, perché nessuno venga penalizzato e non vengano a crearsi tensioni sociali, credo dovrà essere la Prefettura di Chieti a gestire la delicata situazione''.
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