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'Oggi senza stipendi, domani senza lavoro': nuova protesta dei dipendenti del Cotir

Salgono le mensilità arretrate e l'insofferenza del personale del centro di località Zimarino

a cura della redazione
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"Oggi senza stipendi, domani senza lavoro": sale l'insofferenza dei lavoratori del Cotir, il Consorzio per le Tecniche Irrigue di località Zimarino a Vasto, alle prese con ritardi ormai enormi nell'accreditamento degli emolumenti (si parla di 14 mensilità arretrate) e, soprattutto, con una prospettiva tutt'altro che chiara.

Stamane, nella sede del centro, nuova manifestazione di protesta, su iniziativa degli stessi lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali.

Un'assemblea permanente organizzata allo scopo di denunciare l’abbandono della struttura e di chi vi opera da parte della classe amministrativa e politica, regionale e del territorio. ”Denunciamo ritardi ed i tanti disguidi che sistematicamente colpiscono i provvedimenti che annunciano risorse per l'ente”, rimarcano i sindacalisti che invitano i politici del territorio a dimenticare promesse e annunci e ad impegnarsi seriamente per la difesa delle maestranze.

Tra i presenti, oggi, il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, ed il consigliere comunale vastese Paola Cianci (Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra).

Nel mirino finisce la gestione del centro ed il riferimento della Regione Abruzzo. In uno striscione, intriso di amarezza, si leggeva: ”Parole, parole parole, testo di Gianni Chiodi (presidente della Regione, ndr.), musiche di Mauro Febbo (assessore regionale con competenza sul Cotir, ndr.), arrangiamento di Alberto Amoroso (presidente del Cotir, ndr.).

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