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PALAZZO D'AVALOS, PIU' RICCA L'OFFERTA DI ARTE E CULTURA

a cura della redazione
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Il prossimo 31 marzo alle ore 18, nel prestigioso Palazzo d'Avalos, centro delle attività culturali della città, verrà aperto al pubblico un nuovo spazio per l'arte. Ad inaugurare la nuova sala, informa l'assessore alla Cultura Francescopaolo D'Adamo, sarà la mostra ''Segni d'Arte a Palazzo d'Avalos'' con dipinti di Rino Volpe, del padre Pietro Volpe e di altri noti artisti, quali: Di Blasio, Emblema, Ercolini, Gangheri, Giordano, Guerrieri, Mandelli, Manas, Passa, Girello e Somaini, il cui titolo è stato ispirato da una frase di D'Annunzio ''Tutto parla, tutto è segno per chi sa leggere''. La ricca collezione, che permetterà l'allestimento, è stata donata al Comune di Vasto da Rino Volpe, squisito personaggio della vita artistica napoletana, pittore e gallerista. Da ricordare anche l'importante funzione culturale svolta da Volpe, insieme al padre e alla moglie Maria Sofia Boschetti, alla guida della Galleria ''Il Diagramma 32'', attiva a Napoli, dal 1970 al 1998. I dipinti della donazione Volpe non provengono da una abituale accumulazione collezionistica, ma costituiscono la testimonianza, certo incompleta ma comunque significativa, della quasi trentennale attività di una Galleria d'Arte, qualificatasi quale importante nucleo di aggregazione e promozione non soltanto artistiche ma, più estesamente, culturali, in un contesto importante quale quello partenopeo, anche grazie all'organizzazione di vivaci convegni e di pionieristiche indagini sul futurismo napoletano, nonché alla collaborazione avviata con istituzioni autoctone e straniere operanti in città. L'Assessorato alla Cultura del Comune di Vasto, per la presentazione della Mostra, ha inteso realizzare un volume di circa 160 pagine, impaginato, elaborato graficamente e stampato da parte della ditta ESI (Edizioni Scientifiche Italiane) di Napoli. L'esecuzione delle fotografie delle opere costituenti la donazione, è stata curata della ditta Segni di Luce di Vasto. La redazione di testi, nonché la loro stesura su supporto informatizzato, è stata affidata al prof. Carlo Fabrizio Carli, critico d'arte attivo sia sul terreno della creatività contemporanea che su quello dell'arte e dell'architettura italiana della prima metà del novecento. Carli ha curato mostre di rilievo come : Premio Michetti, Premio Vasto, Triennale d'Arte Sacra, in collaborazione con Floriano De Santi, due mostre del Premio Termoli. Segno e Sogno del Novecento, la Mostra Storica sulla I Quadriennale del 1931, unitamente a Elena Pontiggia, nell'ambito della XIV Quadriennale ( Roma Galleria Nazionale d'Arte Moderna, 2005). Oltre che di molti saggi pubblicati in cataloghi e libri d'Arte, è autore di svariati volumi, l'ultimo dei quali, in collaborazione con Elena Pontiggia è ''La grande Quadriennale'' (Electa, 2006). Collabora da molti anni alle pagine culturali del quotidiano ''Il Giornale'' e al mensile ''AD''. Dal 2002 è consigliere di amministrazione della Fondazione Quadriennale d'Arte di Roma. La Mostra, con il messaggio augurale del Presidente della Repubblica ha avuto il Patrocinio: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Presidenza Regione Abruzzo, Presidenza Provincia di Chieti, Direzione Regionale per l'Abruzzo Beni Culturali e Paesaggistici dell'Aquila, Soprintendenza Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico per l'Abruzzo dell'Aquila e dal sindaco di Napoli.
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