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Utilizzo a 'fini privati' del Teatro Rossetti: Molino chiede di 'vedere le carte'

Richiesta di accesso agli atti avanzata dal consigliere comunale del Pd

a cura della redazione
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"Ci sono state tutte le autorizzazioni del caso per la riunione, organizzata l’altra mattina al Teatro Rossetti in forma privata, per celebrare i cento anni dell’associazione culturale ‘Gabriele Rossetti’, con la partecipazione di numerosi esponenti della Massoneria arrivati, oltre che da Vasto, anche da altre località abruzzesi e di regioni limitrofe?

Lo chiede, con una domanda di accesso agli atti protocollata in municipio ieri mattina, il consigliere comunale del Partito Democratico Domenico Molino.

La questione è finita al centro dell’attenzione negli ambienti politici cittadini ed in seno alla stessa di maggioranza di centrosinistra serpeggia più di un malumore. Molino, con il suo intervento, vuole ‘leggere le carte’: analizzare la domanda inoltrata al Comune di Vasto da parte dell’associazione, prendere visione dell’eventuale “atto autorizzatorio” e della copia del regolamento che stabilisce come viene assegnato il Teatro Rossetti, oltre alle motivazioni addotte a sostegno dell’eventuale concessione attribuita all’associazione culturale vastese.

Per il consigliere comunale del Pd, inoltre, è inconcepibile che in una struttura pubblica, come il Teatro Rossetti è, ci sia chi possa vietare l’ingresso ad una manifestazione dove non si pagava il biglietto d’ingresso come avvenuto (episodio denunciato sul proprio blog personale) per l’ex assessore alla Cultura Francescopaolo D’Adamo. E, soprattutto, vanno meglio chiarite anche le possibilità –  da parte di privati come avvenuto in questo caso contestato – di utilizzo del Teatro Rossetti. 

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