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Regolamento di conti tra 'baby gang': notte di follia e quattro giovani vastesi arrestati

Due ragazzi sequestrati e picchiati: le indagini dei Carabinieri

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C'è probabilmente un regolamento di conti fra bande alla base della notte di follia e violenza che il 23 dicembre scorso ha visto come protagonisti quattro giovani vastesi (uno dei quali sudamericano) e due giovani di Montesilvano.

Tutto ha inizio verso le 4 del mattino, quando davanti al locale Hosteria del Terzo Cerchio di Pescara Vecchia i quattro vastesi, appartenenti ad una banda già conosciuta per altre risse e reati vari, ha bloccato un ragazzo di Montesilvano picchiandolo con calci e pugni.

Grazie all'intervento di due suoi amici, i teppisti si sono allontanati ma poco dopo, alla chiusura del locale, hanno fermato un altro ragazzo davanti alla chiesa di San Cetteo, mentre stava riaccompagnando due ragazze a casa. A quel punto, lo hanno minacciato e costretto a salire con loro in auto, portandolo in una zona isolata in via Settembrini a Montesilvano, dove è stato picchiato e costretto a scavare delle buche nel terreno, probabilmente con l'intento di intimorirlo sostenendo di voler recuperare una pistola nascosta. Il giovane poi è stato portato nella pineta, dove con dei bastoni di legno è stato nuovamente pestato a sangue.

L'obiettivo era quello di farsi dire dove abitavano gli altri componenti della banda, ma la vittima si è rifiutata di parlare e così dalle minacce la banda è passata ai fatti. Alle 7 del mattino il ragazzo, tenuto in ostaggio, è stato obbligato a suonare al citofono di uno degli amici, ma non ha ottenuto risposta. La banda ha così danneggiato il portone del palazzo e la finestra dell'appartamento, per poi fuggire. Nel frattempo i Carabinieri sono intervenuti sul posto ed hanno ottenuto le prime informazioni riguardanti parte dei componenti del gruppo, grazie al numero di targa della vettura (una Golf) sulla quale viaggiavano estendendo le ricerche a tutte le stazioni dei Carabinieri della Regione.

La banda intanto arriva a Chieti dove costringe la vittima a vendere dell'oro in due negozi "Compro oro" a suo nome. Si trattava probabilmente di refurtiva e per questo gli arrestati hanno utilizzato il nome del giovane di Montesilvano per non essere identificati. Alle 10,30, il ragazzo viene rilasciato nei pressi dell'aeroporto in stato confusionale, dove viene assistito da una pattuglia dei carabinieri. Poco dopo, una pattuglia ferma a Casalincontrada l'auto con i componenti della banda, trovando le ricevute del negozio e circa 3.000 euro in contanti.

A quel punto le indagini proseguono e grazie al riconoscimento fotografico dei fermati, da parte delle vittime e dei testimoni, scatta la richiesta d'arresto eseguita questa mattina.

Le vittime sono state soccorse e ricoverate in ospedale, riportando traumi e lesioni. Il secondo ragazzo ha riportato anche la rottura e caduta di diversi denti.

I giovani arrestati, tutti condotti nel carcere di Chieti, sono Luis David Pollutri, nato in Colombia, 18 anni, considerato il capo della banda; Lorenzo Storto, 18, Graziano Di Guilmi, 18, e Cristian Pulina, 19 anni.

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