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Rifiuti abbandonati senza alcun rispetto per l'ambiente: una battaglia quotidiana

Tante violazioni in più accertate dal Nucleo di Polizia Amministrativa della Polizia Municipale

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Continua ad essere una battaglia quotidiana quella contro l'illecito abbandono di rifiuti a Vasto.

Purtroppo, infatti, quella dell'ordinaria inciviltà e del mancato rispetto per l'ambiente sembra essere davvero una saga infinita, come dimostra l'abbandono indiscriminato di cumuli di rifiuti persino nei luoghi più suggestivi della città.

Discariche a cielo aperto che, oltre ad essere un'indecenza di per sé, rappresentano uno squallido biglietto da visita per una città che del turismo vuole fare la sua bandiera e un costo non indifferente per la collettività, visto che per bonificare le discariche abusive ogni anno il Comune di Vasto spende 150mila euro. Le discariche abusive fanno il paio con la scorretta differenziazione dei rifiuti, troppo spesso abbandonati senza alcuna selezione a monte nel primo cassonetto che ci si trova davanti.

A svolgere una mirata opera di contrasto al deprecabile fenomeno dell'illecito abbandono di rifiuti sono gli agenti del Nucleo di Polizia Amministrativa del Comando di Polizia Municipale di Vasto, la cui attività di contrasto nel 2013 ha registrato una notevole impennata. Nel corso dell'anno che ha da poco esalato il suo ultimo respiro sono stati 235, nello specifico, i controlli dedicati, anche mediante appostamenti in borghese e riprese video-fotografiche, che hanno permesso di individuare i responsabili di fatti illeciti e di accertare 201 violazioni amministrative, per i casi meno gravi, e 11 reati, a fronte dei quali sono state denunciate all'autorità giudiziaria 10 persone.

Nel 2012 le violazioni accertate erano state 47. Il 2013 ha fatto registrare, dunque, un aumento del 328%.

«Le denunce, in particolare - spiega il tenente Antonio Di Lena del Nucleo di Polizia Amministrativa -, hanno riguardato reati per illecito smaltimento di rifiuti che prevedono come pena l'arresto da un minimo di 3 mesi fino ad un massimo di 2 anni, a seconda del tipo di rifiuto, e un'ammenda da 2.600 a 26.000 euro. Anche in materia di raccolta differenziata dei rifiuti urbani domestici - aggiunge Di Lena - sono proseguite le azioni di contrasto delle violazioni, incluso il cosiddetto "pendolarismo nel conferimento dei rifiuti" da parte di chi vorrebbe sottrarsi agli obblighi di differenziazione. I controlli dedicati sono stati, sempre nel periodo gennaio-dicembre 2013, 91 e hanno permesso di accertare 54 violazioni in materia di raccolta differenziata, commesse sia da privati che da attività commerciali».

Complessivamente, dunque, le violazioni accertate sono state 255, con un incremento del 193% rispetto al 2012.

«L'azione di controllo e contrasto delle condotte illecite - tiene a rimarcare Di Lena - continuerà nei prossimi mesi, avvalendosi di tutte le segnalazioni e le denunce che i cittadini vorranno far pervenire per dare il proprio contributo alla difesa del territorio, dell'ambiente e della salute pubblica.

Va segnalato, a tal proposito, il contributo degli ispettori ambientali volontari del ruppo comunale di Protezione Civile che, nel 2013, hanno contribuito ad accertare 57 violazioni su 266 complessive in materia di rifiuti». Proprio in questi giorni, il Gruppo comunale di Protezione Civile ha sottoscritto una convenzione con l'azienda Pneumatici Centro Vasto di Salvatore&Pelilli per poter smaltire i tanti pneumatici che vengono rinvenuti nelle discariche abusive, ammucchiati nei luoghi più disparati della città, soprattutto nelle campagne, dove gli ispettori ambientali ne stanno recuperando a centinaia. La presenza di pneumatici in discariche abusive può ora essere segnalata al numero 0873-301376, attivo 24 ore su 24.

Continua, frattanto, il braccio di ferro del Comune nei confronti di chi inquina. Alle 10 richieste di costituzione di parte civile presentate dall'Amministrazione vastese nel corso del 2013 per reati ambientali perpetrati nel territorio comunale, si è aggiunta una nuova richiesta di risarcimento dei danni, questa volta a carico di B.R., dipendente di un'impresa di pulizia, resasi responsabile dell'illecito abbandono di sette grossi sacchi di rifiuti provenienti da una ditta.

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