Da Claduio Zimarino e Antonino Spinnato, del movimento ''Un voto pulito per Vasto'', riceviamo e pubblichiamo: ''A seguito della approvazione della Legge Regionale contenente disposizioni per la tutela e valorizzazione della Costa Teatina, interveniamo nuovamente sull'argomento della pista ciclabile lungo il tratto di costa che va da Vasto Marina a San Salvo, discusso in un recente Consiglio Comunale. I nostri dubbi circa l'opportunità di far passare il tracciato di tale pista attraverso la cosiddetta zona Sic (Sito di Interesse Comunitario), dove insiste un ambiente dunale di notevole pregio naturalistico e sempre più difficile da trovare lungo le nostre coste, vengono rafforzati da una lettura della Legge Regionale sopraccitata, che, ricordiamo, entra in vigore retroattivamente il 01.01.2007. Riservandoci ad un successivo intervento di analizzare alcuni aspetti critici di tale Legge, vorremmo mettere in evidenza come l'art. 11 (Norme Transitorie di Salvaguardia) vieta espressamente l'apertura di nuove strade nelle nuove riserve istituite compresa la nuova riserva di Vasto Marina il cui territorio coincide, secondo espressione legislativa, con il SIC cui facciamo riferimento. Occorre, pertanto a questo punto rivedere profondamente il progetto di pista ciclabile, almeno per il tratto che interessa il Sic (cosa che il Consiglio comunale si è ben guardato dal fare nella riunione dello scorso mese di gennaio, nonostante numerose sollecitazioni esterne). Confermiamo inoltre il giudizio sostanzialmente negativo sulla procedura seguita per il progetto in questione, è mancato in particolare il coinvolgimento della popolazione per quel che riguarda l'esame dei progetti aventi incidenza ambientale sui Sic, previsto fra l'altro dalla Direttiva Europea sui Siti di Interesse Comunitario. Ci chiediamo inoltre quali sono le intenzioni dell'Amministrazione comunale di Vasto riguardo il Piano di Assetto Naturalistico che riguarderà la neo costituita Riserva di Vasto Marina, visto che nessun incarico è stato dato per la redazione dello stesso e ci chiediamo quale sia la posizione dell'Amministrazione sugli interventi che si potranno realizzare in base a detto Piano; ci sembra chiaro che un eventuale inserimento della pista ciclabile aprirà la porta ad altri interventi che rischiano nel complesso di devastare l'ambiente naturale della Riserva. Nelle more dell'adozione del Piano di Assetto Naturalistico (che speriamo non faccia la fine di quello relativo alla Riserva di Punta Aderci), utilizzeremo ogni mezzo per impedire il mancato rispetto della normativa regionale''.