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Duplice omicidio Del Vecchio, il figlio accusato 'capace di intendere e di volere'

Il 17 gennaio riprende il processo a Vasto

a cura della redazione
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E' capace di intendere e di volere Marco Del Vecchio, il giovane di Vasto accusato di aver ucciso i suoi genitori, Emidio Del Vecchio ed Adele Tumini nella loro abitazione di via Anghella.

Il riscontro è contenuto nella perizia a cura del prof. Felice Carabellese, incaricato dell'esame. Marco Del Vecchio, viene sottolineato, soffre di disturbi della personalità, i quali, però non sono stati tali da aver potuto influire sulle capacità di discernere le proprie azioni nel momento della commissione del duplice omicidio. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Raffaele Giacomucci, rischia la condanna per duplice omicidio volontario, aggravato dalla parentela e dalla minorata difesa del padre.

Il processo, che si celebra con rito abbreviato richiesto dal difensore dell'accusato davanti al Tribunale di Vasto, riprenderà venerdì 17 gennaio. Emidio Del Vecchio e Adele Tumini vennero ritrovati morti, entrambi ammazzati a coltellate, il 17 novembre del 2012. Poche ore dopo l'efferato delitto, i Carabinieri arrestarono il figlio Marco, che aveva con sé l'arma utilizzata per uccidere i genitori, bloccandolo nella zona del centro storico della città, nell'area della Loggia Amblingh.

A rappresentare gli interessi della famiglia è l'avvocato Gianni Menna.

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