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Attenzione ai truffatori... 'cortesi': sono tante le segnalazioni

Per lo più anziani finiscono nel 'mirino'

a cura della redazione
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I truffatori non vanno in vacanza, neppure nel periodo delle feste di Natale. Anzi, sfruttano il clima natalizio per mettere a segno nuovi colpi dimostrando una fantasia quasi inarrivabile.

Ormai troppo conosciuto il sistema dello specchietto rotto o della fiancata dell'auto danneggiata, ecco che il truffatore si trasforma in amico di vecchia data. Da un'auto in transito suona il clacson ripetutamente per attirare l'attenzione di un passante, anziano nella maggior parte dei casi, che ovviamente si ferma. Dall'auto il truffatore, di bell'aspetto e dal fare distinto, si sporge salutando calorosamente il passante e facendogli i... complimenti perché dopo 25 anni non è cambiato assolutamente.

La potenziale vittima non ricorda quell'"amico", ma per non mostrarsi scortese ascolta le parole che come un fiume in piena escono dalla bocca del truffatore. Che, per giustificare il fatto che l'altro non si ricordi di lui, racconta che è emigrato in Svizzera, dove ha aperto una fabbrica di abbigliamento che lavora per le grandi griffe italiane. Poi il colpo di teatro!

Scende dall'auto, gli rinnova i complimenti e, parlando sempre a raffica, con l'intento di non farlo ragionare, lo prega di accettare un 'presente', un giaccone di falsa pelle che infila in una busta. Ma prima di andarsene ecco spuntare un altro capo di abbigliamento. "Mi è rimasto questo giaccone, prendilo", e lo mette dentro ad un'altra busta. Poi la richiesta: "Domani riparto, mi tocca pagare l'Iva al confine. Prendi anche questo giaccone. Tutti e due valgono tremila euro, dammene cinquecento e così mi pago l'affitto dell'auto che ho utilizzato qui". Si mostra perfino disposto a concedere uno 'sconto', anche per accompagnarlo al bancomat a prelevare qualche contante.

Al diniego si allontana immediatamente, per magari 'beccare' qualche altra potenziale vittima del suo agire. Tanti i tentativi, non pochi quelli andati a segno, magari neppure denunciati per pudore.

Una raccomandazione, insomma. Occhio anche alle persone un po' troppo 'gentili' che vi si parassero davanti e che non riconoscete: la truffa può sempre essere in agguato...

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