Dall'Ufficio Stampa del Comune di Vasto riceviamo e pubblichiamo una nota delle donne dell'istituzione comunale vastese, in occasione della ricorrenza dell'8 marzo. ''Noi donne del Consiglio comunale, assessori e consigliera, vogliamo festeggiare l'otto marzo insieme alle donne della città , nell'aula consigliare a significare che questa è la casa comune, e che il bene comune va perseguito con la collaborazione di tutte e di tutti. Vogliamo tessere una rete di relazioni, alleanze, solidarietà con le cittadine e i cittadini, in modo da essere sostenute e realizzare concretamente il sogno di una città vivibile, dove abitino uomini e donne, dove vengano rispettati i bisogni delle persone , dove le differenze vengano considerate ricchezza comune e non motivo di conflittualità . Non vogliamo affondare nell'indifferenza, ma restare sensibili alla qualità della vita, nella convinzione che non abbiamo bisogno solo di beni materiali, ma anche di cultura,di identità della città , di armonia con noi stessi e l'ambiente. Vogliamo che la capacità delle donne di coniugare la quotidianità , con tutti i suoi piccoli problemi, alle alte idealità , alimenti l'agire politico teso a immaginare, progettare e realizzare una città che sia luogo di vita per tutti: bambini, anziani, disabili, persone produttive e non, donne e uomini. Una città armoniosa con costruzioni razionali, verde pubblico, spazi per i bambini, piste ciclabili, sembra un'utopia dei paesi del Nord-Europa; è invece un progetto che occorre pianificare con atti concreti. E poiché ci piace la concretezza, vogliamo riflettere su questo progetto di città vivibile con il contributo di una architetta giovane, cosmopolita, che ha vissuto in una città modello, Stoccolma e su questa esperienza ha riflettuto ed elaborato possibili modelli e soluzioni utili anche per noi. Dopo l'intervento dell'architetta Annalisa Marinelli, prenderà la parola la professoressa Giovina Tomassi, che nelle sua qualità di consigliera provinciale di Parità , ci parlerà della legge sulle Pari Opportunità , che vogliamo rendere effettiva anche nel nostro Comune non dimenticando - vorremmo ma la situazione reale non lo permette - che le donne vivono ancora una condizione di discriminazione in tutti i campi: nel lavoro, nella famiglia, nei rapporti sociali, nella politica''.