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Raffica di furti di rame, pannelli fotovoltaici e cavi elettrici: scattano tre arresti

In azione i Carabinieri della Compagnia di Vasto. La base nel Foggiano, ma tanti i 'raid' nel territorio

a cura della redazione
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Dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti tre uomini di nazionalitò rumena arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Vasto.

I militari dell'Arma, al termine di una lunga indagine, hanno disarticolato un’organizzazione criminale specializzata in furti di rame in principale misura, ma non solo, anche pannelli fotovoltaici e cavi elettrici, con base nell’hinterland di San Severo, ma operante nel territorio del Vastese, nel resto della provincia di Chieti ed anche in quella di Pescara.

A dare il via all'indagine un consistente furto di cavi elettrici avvenuto presso una centrale fotovoltaica di Gissi. I Carabinieri hanno ricostruito, attraverso l’analisi di mirati tabulati telefonici, i movimenti di un determinato numero di soggetti, tutti rumeni, presenti sul posto nei giorni precedenti la commissione del reato. Analogo accertamento, viene evidenziato in una nota del Comando provinciale, è stato compiuto anche per diversi furti avvenuti in altre centrali fotovoltaiche. Le verifiche effettuate dagli uomini dell’Arma hanno quindi permesso di  individuare una “banda” formata da cittadini rumeni sempre presente sui luoghi dei reati. Di conseguenza sono state richieste ed ottenute, dall’Autorità Giudiziaria competente, intercettazioni telefoniche che supportate da attività di riscontro come pedinamenti, sequestri di materiale e arresti in flagranza di reato, hanno permesso di delineare in maniera precisa le responsabilità e consentire l’identificazione degli indagati. Le investigazioni hanno inoltre evidenziato che gli odierni arrestati avevano creato un gruppo criminale ben organizzato ma soprattutto esperto nel settore, in grado di operare su linee elettriche Enel ad alto voltaggio. In particolare, in un furto avvenuto nella centrale fotovoltaica di Scerni lo scorso aprile, le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza hanno mostrato come ogni componente della banda, durante il furto, avesse compiti ben precisi e si muovesse con estrema professionalità e sicurezza.

Le centrali Enel e fotovoltaiche prese di mira sono quelle dislocate nei comuni della provincia di Chieti di Gissi, Furci, Monteodorisio, Fresagrandinaria, Tufillo, Dogliola, Scerni, Ortona e Penne nella provincia di Pescara.

A capo dell’organizzazione vi erano Bogdan Pistol e Alexandru Calin. Loro due sceglievano gli obiettivi da colpire e organizzavano tutta l’operazione affidando compiti precisi agli altri componenti della banda. I furti scoperti hanno arrecato danni patrimoniali di rilevante entità calcolabili nell’ordine di 2/300mila euro. I Carabinieri di Vasto hanno accertato che, in occasione del furto avvenuto nella centrale Enel di Dogliola, erano stati asportati circa 2 chilometri di conduttori in rame con gravi ripercussioni sulla fornitura elettrica nell’intero comune che rimase senza energia elettrica per circa 24 ore. Nel caso specifico la refurtiva fu recuperata e riconsegnata all’Enel.

Questa mattina i Carabinieri della Compagnia vastese, su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani che ha coordinato le indagini, hanno eseguito, unitamente ai colleghi dell’Arma di Foggia, 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: Bogadl Pistol, 36 anni, Alexandru Calin, 36 anni pure lui, e Gheorghe Cristia, 44enne. Il terzetto dovrà rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di rame.

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