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Piano stratregico Vasto-San Salvo: proposte corpose da Progetto per Vasto e Fratelli d'Italia

"Occorre una prospettiva lungimirante per il territorio, senza trincerarsi in logiche di parte"

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La conferenza tenuta ieri pomeriggio dai rappresentanti dei gruppi consiliari di Progetto per Vasto (M. Desiati) e Fratelli d'Italia (E. Sigismondi), con Andrea Bischia (Porgetto per Vasto), firmatario della proposta ma assente per motivi personali, ha avuto come obiettivo principale quello di mettere in evidenza le dinamiche relative al Piano Strategico della Macro Area Vasto-San Salvo che, da troppo tempo fermo sulle scrivanie dell’ amministrazione, dall’oggi al domani arriva in Consiglio comunale, pronto per l’approvazione. Il piano strategico è uno strumento individuato dalla comunità nazionale ed  europea (delibera CIPE n. 20/04) per definire strategie di sviluppo locale sostenibile dei territori, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.  In tal senso, esso si propone di individuare una strategia di governance che assicuri alla città e al territorio, opportunità e scenari tra loro alternativi, in grado di rispondere coerentemente alle prospettive socio economiche del Paese.

Il "Piano strategico della macro area Vasto San Salvo" è, pertanto, un’opportunità significativa, comprensivo, tra l'altro, nella sua fase iniziale anche dei comuni di Monteodorisio e Cupello " Fatti fuori -sottolinea Sigismondi- per colpa di una decisione politica miope che ha ridotto il protocollo d’intesa a Vasto e San Salvo.” La prima stesura del piano strategico è, quindi, del 2009, anno della sua consegna all’amministrazione comunale.

A differenza di quanto accaduto con Marchese, a San Salvo -ha continuato Sigismondi- a Vasto pare si siano perse le tracce di questo documento fino al 2011, quando vi fu una timida illustrazione di alcuni dei suoi punti generali. Va detto, inotlre, che ad oggi non esiste in Comune una copia completa del Piano Strategico (circa 200 pagine) ma sono reperibili solo alcuni documenti integrativi con indicazione di carattere generale.

A seguito di una sollecitazione proveniente dalla Regione Abruzzo, in cui si richiedono informazioni sul piano e in cui si avverte il potenziale ritiro della somma di 200,000 euro stanziata per le spese di progettazione, in caso di mancati interventi,  l'amministrazione ha ripreso in mano i documenti del piano strategico, accelerando le pratiche necessarie all'approvazione.

Dalla lettura dei dati all’interno del piano, secondo Sigismondi e Desiati, si evincono due aspetti principali: il supermento di alcuni dei programmi inizialmente previsti, da una parte; la mancanza di governance che risulti da una reale co-pianificazione fra i due comuni. Essendo, tuttavia, il piano strategico, una dichiarazione di intenti su una serie di opere pubbliche che devono e possono trovare finanziamenti, quindi una specie di corsia privilegiata per l’ottenimento dei finanziamenti europei, occorre, secondo i rappresentati dei gruppi consiliari d’opposizione, una attenta valutazione e riconsiderazione del Piano del 2009, in risposta a quelle che sono le esigenze attuali.

"Inserire in un piano di questo tipo opere di fatto già inaugurate, come la piattaforma ecologica fra Vasto e San Salvo e la recentissima inaugurazione delle opere portuali, risulta oltre che inutile, contro producete. Ecco perché il 5 settembre scorso, data della riunione consiliare relativa al piano, ci siamo chiesti se in un piano che costa circa 1000 euro a pagina,per un totale di 200,000 euro,  non valesse la pena guardare meglio e andare a fondo con un’azione politica che possa far capire quello che si potrebbe fare in altre condizioni. Le nostre proposte, infatti, mirano ad avere un occhio lungo e capace di permettere una evoluzione economica seria per la nostra città."

Seguendo queste linee guida, Sigismondi, Desiati e Bischia, hanno messo a punto e proposto una serie di emendamenti per ciascuno degli assi predisposti dai tecnici. Una serie di proposte di intervento infrastrutturale, pensate sulla base di “un’economia governata”.
Al primo asse, dedicato alle Attività produttive, gli emendamenti pensati dai due gruppi consiliari prevedono la delocalizzazione e la riconversione in  termini meno impattanti, dell’area industriale di Punta Penna, con adozione e implementazione di nanotecnologie.
All’asse 2, dedicato all’Ambiente e al turismo ,sono stati inseriti come punti chiave il collocamento di centraline di monitoraggio idrogeologico del costone est, il risanamento del Fosso marino e la realizzazione di condotte separate per le acque bianche e nere, con annesso potenziamento dei depuratori comunali; misura, quest'ultima, non prevista dal piano del 2009, in quanto datato. Sempre nell’asse ambiente e turismo, si inserisce poi, l’installazione di centraline che rilevino la qualità dell’aria e la bonfica di siti inquinanti ed ex discariche RSU.

"Un esempio valga per tutti: la discarica di rifiuti dismessa, inertizzata ma non completamente bonificata fra Vasto e Monteodorisio, produce, in condizioni metereologiche avverse, liquame percolato che per conformazione del territorio, arriva nel fiume Sinello, quindi nell’Adriatico, raggiungendo Punta Aderci."

Segue poi l’asse delle Dotazioni territoriali, all’interno del quale Progetto per Vasto e Fratelli d’Italia inseriscono sia la realizzazione del casello “Vasto centro-San Salvo nord-Comprensorio” pensato all’altezza di S.Antonio Abate:

“Affinchè si dia uno sbocco che colleghi i grandi centri con l’entroterra anche in previsione del futuro ospedale di Colle Pizzuto”

Sia una serie di interventi relativi alla riapertura e al potenziamento dello scalo merci tra Vasto  e San Salvo richiesto soprattutto dagli imprenditori. Seguono poi una proposta di riassetto logistico del Terminal bus, che Desiati ha sottolineato essere “attualmente privo di servizi di biglietteria, aree verdi e bacheche utili per un settore come quello dei trasporti, in forte crescita”. E infine, la ristrutturazione del collegamento viario interno fra i due comuni che, come tutti sappiamo, risulta necessaria vista anche la frana in atto sulla vecchia statale.

All’ultimo asse dedicato alla Qualità della vita, invece, si inseriscono una serie di interessanti proposte infrastrutturali che vanno dalla realizzazione di una Cittadella dello Sport comprensiva di Polo fieristico
Affinché – ha aggiunto Desiati - possano essere aggregate molteplici attività del settore terziario e possa essere stimolato un turismo non stagionale ma annuale”

Fino alla riqualificazione del Parco archeologico delle Terme Romane e dell’Arena delle Grazie e alla ristrutturazione del Palazzo di Genova Rulli che, ha sottolineato Sigismondi “è stato lasciato all’abbandono, a differenza di quanto accaduto per Palazzo d’Avalos”. Seguono poi idee sulla realizzazione di un polo di aggregazione per le associazioni di volontariato e per le potenziali aggregazioni sportive del quartiere di Vasto marina; la realizzazione di un polo integrato della Protezione civile di  Vasto e San Salvo, il recupero ambientale del Parco delle Lame ad uso sportivo e ricreativo; l’adattamento di una pista,attualmente solo calcabile, ma in realtà pensata come ciclo perdonabile (con tanto di panchine e punti di ristoro previsti nel programma iniziale e poi cancellati) e, infine, l’interessante proposta di un ripensamento dell’ arredo urbano del Centro storico vastese, con la creazione di un brand che dia continuità e che trasmetta un’idea di insieme, individuando in ogni nuovo intervento l’unicum rappresentato, ad esempio, dal prestigio dell’antichità di un centro come quello di Vasto.

Queste le corpose idee di un centro destra vastese che nelle persone di Massimo Desiati, Eter Sigismondi e Andrea Bischia:

“Vuole andare a sopperire laddove l’amministrazione locale risulta carente e che cerca di individuare, attraverso il primo passo del Piano strategico, una prospettiva economica lungimirante per il territorio. Abbiamo messo nero su bianco spunti e indirizzi utili che diano, ai progettisti e alla maggioranza, l’occasione di allocare le risorse europee e comunitarie in un progetto valido, senza trincerarsi in logiche di parte, rallentando la corsa ai finanziamenti per dare e avere modo di valutare le nostre idee.”

Nella giornata di oggi, gli emendamenti sono stati inviati allo studio tecnico incaricato per la predisposizione del Piano, con la richiesta del suo adeguamento per l’approvazione definitiva nei Consigli comunali di Vasto e San Salvo.

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