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'Cantemus!', la musica che segna l'anima

Spettacolo d'eccezione nell'ambito delle iniziative per il quarantennale del Coro Histonium

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Un concerto che diventa evento e che lascia un segno, una traccia profonda nell’anima che difficilmente si potrà cancellare.

E’ quanto hanno regalato i cori che domenica si sono esibiti nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Vasto, piena fino all’inverosimile, in una serata che resterà indelebile nella memoria di chi vi ha avuto la buona sorte di parteciparvi. In maniera inaspettata il Coro Polifonico Histonium di Vasto, diretto dal maestro Luigi Di Tullio, ha organizzato un concerto da inserire nel novero degli appuntamenti che stanno caratterizzando i quarant’anni dalla sua fondazione. E lo ha fatto ospitando per l’esordio assoluto, al di fuori della propria città, il Coro Ars Vocalis di Roseto degli Abruzzi diretto dal grande amico della corale vastese, Carmine Leonzi. Ma a creare la giusta e per certi versi irripetibile atmosfera sono stati i coristi di Musica Quantica di Buenos Aires (Argentina) diretti da Camilo Santostefano.

E’ stata un’esibizione che ha letteralmente incollato il pubblico alle panche della chiesa concessa dal parroco don Domenico Spagnoli. Coro tra i più rinomati in Argentina, fondato dal 2006 dal suo attuale direttore. E’ formato da studenti e laureati in diverse discipline musicali con grandi esperienze nel settore. Il punto di contatto con il coro vastese c'è stato lo scorso anno a Nancy in occasione del Festival internazionale Voix du Monde. Amicizia che nasce spontanea in manifestazioni del genere perché la musica abbatte ogni barriere e unisce, salda storie e genera sentimenti. Il Coro Musica Quantica in queste settimane ha fatto un tour in Europa esibendosi in Germania e in
Austria e in diverse città italiane partecipando tra l’altro al Gran Prix d’Europa ad Arezzo. E il prossimo anno è stato selezionato e invitato a partecipare al decimo World Symposium on Choral Music che si terrà a Seoul in Corea.

«E’ la prima volta - commenta il presidente dell’Histonium Bruno Di Lena - che abbiamo ospitato un coro non italiano. Ed è stata una presenza prestigiosa che ha dato un livello altissimo alla nostra manifestazione davanti a un pubblico che mai come questa volta ho visto attento e in religioso silenzio ad ascoltare anche con gli occhi».

E i veri protagonisti sono stati loro che sono venuti da un paese lontano, ma che hanno il cuore caldo come i coristi di Vasto e Roseto degli Abruzzi. Sei brani, di cui alcuni anche strumentali, per delle voci che si sono moltiplicano creando dissonanze così particolari da far alzare il pubblico in piedi in un lungo applauso. Alla fine a cori riuniti di Vacchi “Addio, addio” per una melodia che è suonata più un arrivederci a presto.

L’intera serata è stata seguita dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, che al direttore Camilo Santostefano ha donato la statuetta del Monumento alla Bagnante, simbolo della città.

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