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STRAORDINARIO DURANTE LA CASSA INTEGRAZIONE ALLA DENSO, PROTESTA IL SINDACATO

a cura della redazione
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Richieste di cattivo gusto, senza tener in alcun conto la dignità e la sensibilità di chi vede, soprattutto in questo periodo, il proprio posto di lavoro essere fortemente a rischio. Bollano così - le organizzazioni sindacali territoriali - il comportamento dell'azienda metalmeccanica giapponese nel far continuamente ricorso allo straordinario alla Denso di San Salvo. Una situazione che a giudizio dei rappresentanti dei lavoratori, almeno in questa fase nella quale è in corso un provvedimento di cassa integrazione (che interessa complessivamente 130 dipendenti, di cui 30 impiegati, 50 operai diretti ed altrettanti indiretti), va assolutamente osteggiata. Niente straordinario, insomma: è perentoria e risoluta la volontà del sindacato. ''Tutto questo è inaccettabileed intollerabile - afferma Mario Codagnone, segretario provinmciale della Fiom Cgil -: mentre tanti lavoratori sono in questi giorni costretti a starsene a casa ed a fare i conti con i dubbi ed i timori relativamente al proprio futuro occupazionale, in fabbrica resiste ancora la richiesta del lavoro straordinario. Ciò costituisce un vero e proprio schiaffo alle aspettative del personale che attualmente figura in cassa integrazione. Ed è una scelta, quella aziendale - conclude Codagnone - che ci vede come sindacato compatti, a questo punto, nel chiedere alla Denso un'immediata verifica dell'intesa siglata tre settimane fa che ha di fatto dato il via libera alla cassa integrazione guadagni ordinaria per un periodo di 13 settimane''. Viene infine ribadita la necessità che dalla direzione aziendale si arrivi al più presto alla formazione di ''un nuovo e credibile piano industriale teso al rilancio dell'attività nel sito sansalvese''.
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