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Necessità di una 'nuova riconversione': per gli ex Golden Lady 'battaglia senza fine'

Venerdì pomeriggio presidio dei sindacati dinanzi la sede dello stabilimento

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I presidi degli ex Golden Lady si sono interrotti solo nei giorni più vicini al Ferragosto. Lunedì 19, infatti, questi sono ricominciati regolarmente con i turni che si fermano solo per la notte.

All'orizzonte c'è la convocazione del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, ma l'invito formale non è ancora arrivato. Per fare il punto della situazione e organizzare il viaggio nella capitale i lavoratori s'incontreranno venerdì 30 agosto, alle ore 17.30, dinanzi la sede dello stabilimento in Val Sinello. Le tre organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori (Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil) hanno esteso l'invito a tutti i rappresentanti istituzionali del territorio.

Le tre sigle hanno da tempo archiviato la distinzione della vertenza in singole aziende e il presidio è un chiaro invito a riaffrontare la riconversione fallita. "Intendiamo non affrontare più la questione in termini di singole aziende, ma di una nuova riconversione, che ridia opportunità di lavoro a tutti gli ex dipendenti Golden Lady", evidenziano i rappresentanti sindacali. 

L'ESPOSTO RADDOPPIA - Prima delle ferie d'agosto un esposto era stato presentato da Giuseppe Rucci (Cgil) e Arnaldo Schioppa (Uil), firmato anche dalla Cisl, ai Carabinieri di Vasto. L'obiettivo è quello di accertare eventuali responsabilità nella gestione della riconversione. L'avventura delle due aziende (Silda e New Trade) a Gissi non è mai definitivamente decollata arrancando tra mille difficoltà e incertezze. Il segnale definitivo del fallimento della riconversione è arrivato - per una fortuita coincidenza - nello stesso giorno. Il 23 luglio scorso, mentre nel capannone della Silda si attendeva l'arrivo dell'ufficiale giudiziario per il sequestro conservativo, alla New Trade era in corso la perquisizione degli agenti della Forestale per l'indagine disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze su un presunto traffico illecito di rifiuti tessili e plastici che coinvolge diverse aziende in tutta Italia.

Negli ultimi giorni pare che il giudice abbia confermato il sequestro anche dei macchinari al centro delle contestazioni dell'azienda.

Inoltre, la notizia di qualche giorno fa è che anche il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, e il consigliere regionale Nicola Argirò hanno firmato un proprio esposto per far luce sulla vicenda della riconversione.

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