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'I bastardi di Pizzofalcone': la presentazione di Maurizio De Giovanni

Positiva la partecipazione al penultimo appuntamento di 'Scrittori in piazza'

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Ieri sera, nel penultimo incontro di Scrittori in piazza organizzato dall'associazione culturale 'Liber' e della Nuova Libreria, è intervenuto Maurizio De Giovanni , autore napoletano classe 1958, per la presentazione del suo ultimo libro I bastardi di Pizzofalcone (Einaudi, 2013). 

Vincitore nel 2005 di un concorso per giallisti, con un racconto incentrato sulla figura del commissario Ricciardi, De Giovanni ha fatto di ques’ultimo il personaggio chiave di un intero ciclo di romanzi, pubblicati da Einaudi stile libero, tra i quali, Il senso del dolore, La condanna del sangue, Il posto di ognuno, Il giorno dei morti, Per mano mia e Vipera (Premio Selezione Bancarella 2013). Nel 2012 esce per Mondadori Il metodo del Coccodrillo (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l'ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone, ambientata nella Napoli contemporanea.

Fin dalle prime pagine i nuovi investigatori del commissariato di Pizzofalcone, mandati a sostituire altri poliziotti colpevoli di un grave reato, devono subito affrontare un delicato caso di omicidio nell'alta società. Le indagini vengono affidate all'uomo di punta della squadra, l'ispettore Giuseppe Lojacono, siciliano con un passato chiacchierato ma reduce dal successo nella caccia a un misterioso assassino, il Coccodrillo, che per giorni ha precipitato Napoli nel terrore. E mentre Lojacono, assistito dal bizzarro agente scelto Aragona, si sposta tra gli appartamenti sul lungomare e i circoli nautici della città, squassata da una burrasca fuori stagione, i suoi colleghi Romano e Di Nardo cercano di scoprire come mai una giovane, bellissima ragazza non esca mai di casa, e il vecchio Pisanelli insegue la propria ossessione per una serie di suicidi sospetti.

Nel corso della presentazione l’autore, già presente a Vasto altre volte, è stato cordialmente informale.

Nel raccontare poi, alcune curiosità sui modi e i tempi in cui si ritrova a scrivere i suoi romanzi (circa 20 giorni di “reclusione” molto produttiva), ha apprezzato uno dei più importanti autori del romanzo giallo, Georges Simenon, riconoscendo l’indubbio valore letterario dei suoi libri ed ha espresso il suo dissenso nei confronti di quei pregiudizi di genere, in particolare relativi ai gialli, che egli trova infondati, tanto più per il fatto che si tratta di letture apprezzate da un’ampia e diversificata parte di lettori che conferma una predilezione del pubblico per questo tipo di letture.

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