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Toson d'Oro: pubblico, e divieti di sosta, numerosi

La storica rievocazione per le vie del centro di Vasto

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Presenza indubbiamente numerosa e riscontro senz’altro positivo per una rievocazione che, come scrivevo proprio un anno fa, meriterebbe uno spazio maggiore  e che potrebbe rappresentare, come accade in altre località d’Italia, una forma di guadagno notevole non in termini economici, o comunque non solo, ma in termini culturali. Il Toson d’Oro ha tutte le carte in regola per assurgere a rievocazione storica di alto livello e di richiamo nazionale.

Affinché tutto questo accada, tuttavia, occorre una organizzazione pragmatica e puntigliosa di tutto ciò che concerne la rievocazione; lo ribadisco, a mio parere non servono grandi nomi a richiamare l’attenzione, non si dovrebbe voler assistere al Toson d’Oro per la presenza di questo o quell’attore. Ma questi sono comunque pareri personali. Passi l’attore, passi la disposizione generale dell’intero sistema, che, va riconosciuto all’Associazione “Amici del Toson d’Oro” come all'Amministrazione comununale, di sicuro non è semplice. 

A non passare, però, sono le macchine. Il percorso della rievocazione che quest’anno non ha interessato,e ci domandiamo perché, una delle vedute che più di tutto i turisti ci invidiano, via Adriatica, ha, interessato il tratto stradale all’altezza della chiesa dell’Addolorata salendo fin sopra la villa comunale, creando un’indubbia difficoltà di transito per chi magari il Toson d’Oro non poteva vederlo e voleva semplicemente rientrare a casa. Attenzione, la difficoltà di transito era stata avvertita e, nonostante tutto, è stata ben gestita dalle forze dell’ordine municipali. Ma il problema è un altro. Il problema è che in queste occasioni, quando le persone non si sa come sembrano moltiplicarsi, il senso civico dell’essere umano viene letteralmente inghiottito da una forza maggiore chiamata inciviltà che, se non punita si traduce in:  macchine in divieto di sosta ovunque, ostruzione totale del passaggio in viale D’Annunzio, auto in doppia e terza fila con le quattro frecce, impossibilità tecnica di girare per un’auto non comunemente detta utilitaria, rischio concreto di graffiare, a quel punto giustamente, le auto parcheggiate male ecc… Le multe da fare lì erano infinite, e infinitamente giuste. E di certo non avrebbero fatto male né alla città né agli autisti.

Organizzazione, quindi, comprende anche gestione delle proprie risorse numeriche in termini di regolare predisposizione del traffico e dei parcheggi. Ma giustamente la polizia municipale, alla domanda “perché non andate a fare le multe?” risponde che se i presenti sono in servizio d’ordine non c’è nessun altro che può muoversi per fare le multe.
Forse un incremento dei servizi di tutela, tanto più in ragione del fatto che continuiamo a diffondere notizie di scippi, rapine, furti e incidenti, potrebbe essere utile. Ma di sicuro non abbiamo soldi per permetterlo. Speriamo allora, nel buon senso civico delle persone per il futuro.

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