L'edizione 2013 del Premio 'Silvio Petroro', intitolata alla memoria del fondatore dell'associazione 'Pro Emigranti d'Abruzzo, è stata assegnata a Salvatore Cieri, originario di Gissi, amministratore delegato della Giugiaro.
La cerimonia di consegna è avvenuta domenica pomeriggio, nell'ambito di quello che è stato il primo appuntamento della tradizionale 'Festa del Ritorno'.
Nei Giardini di Palazzo d'Avalos, dopo l'introduzione della conduttrice Maria Rita Piersanti, Cieri, salutato dal sindaco di Vasto Luciano Lapenna, suo amico d'infanzia, ha raccontato la propria storia di "emigrante" in Svizzera, quand'era bambino, sottolineando come, soprattutto alla fine degli anni '50, i genitori partissero nell'obiettivo di "garantire un futuro migliore ai propri figli". E spesso rientravano al paese d'origine con un gruzzoletto per farsi una casa o avviare una attività . Oggi, invece, si parte con una laurea in tasca e con un alto potenziale e spesso non si ritorna, con un "impoverimento per tutta la Nazione".
Salvatore Cieri - che gira il mondo per motivi di lavoro - ha sottolineato come per arrivare a fare qualcosa, in Italia, ci sia tutta una serie di ostacoli. Ed ha elencato i 4 punti su cui il nostro Paese dovrebbe concentrare la propria attenzione: la burocrazia, l'evasione fiscale, la corruzione la lentezza della Giustizia.
Cieri, intervistato dal giornalista Rai Ennio Bellucci, ha ricevuto in premio, dall'attuale presidente dell'associazione Pro Emigranti d'Abruzzo Gianni Petroro, un quadro in argento con il Monumento all'Emigrante e un assegno di 5.000 euro messo in palio dalla Bls che in serata, poi, ha voluto devolvere alla sezione di Vasto dell'Anffas.
FOTOSERVIZIO di PIERFRANCESCO NARDIZZI