Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Abusivismo lungo la costa. Critici anche bagnanti e guardiaspiaggia

Un problema che non è solo economico. Riguarda anche la sicurezza

Condividi su:

Il problema dell’abusivismo commerciale che sta attanagliando Vasto in questa estate, si fa sempre più radicato e non sembra, almeno per ora, trovare soluzioni concrete.

Il sindaco di Vasto Luciano Lapenna ha dichiarato giorni fa l’impegno da parte dell’amministrazione comunale affinché la situazione venga risolta al più presto. Si tratta infatti, di un fenomeno che va contro la legge sia dal punto di vista economico e commerciale, in quanto la merce venduta è sostanzialmente priva di garanzie e di controlli, tanto più che lo stesso compratore è soggetto a divieto d’acquisto; sia di natura sociale, perché va ad intaccare l’equilibrio, la pace e la serenità di chi, almeno in vacanza, vorrebbe evitare di sentire polemiche e il mare se lo vorrebbe godere.

Finora, però, soluzioni non se ne sono viste.

Uno degli aspetti rilevanti di tale stato di cose, infatti, sta proprio nella dimensione che il commercio abusivo ha assunto quest’anno non solo sul lungomare Cordella, che pian piano sta tornando impraticabile come accadeva qualche anno fa, prima che le bancarelle venissero regolarizzate, ma anche lungo la spiaggia. E qui il problema può diventare più grave. La legge, infatti, vieta il commercio sulle aree ricadenti nel demanio marittimo, al di fuori di alcuni casi espressamente previsti e disciplinati e, a tale divieto, ne aggiunge un altro, valido per tutti indistintamente, che impedisce, legittimamente e per motivi di scurezza, di occupare i primi 5 metri di spiaggia.

Il problema dell’abusivismo, quindi, attira l’attenzione perché di fatto non rispetta la regolamentazione vigente in materia , andando ad abbassare le garanzie di un accesso sicuro in spiaggia. Ecco perché alle voci dei commercianti si aggiungono ogni giorno non solo quelle dei turisti ma anche, e a giusta ragione, quelle dei guardaspiaggia che quotidianamente si trovano a dover combattere, e talvolta anche discutere con i venditori ambulanti. 

Nell’attesa dei provvedimenti diretti garantiti dall’amministrazione comunale e dalle forze dell'ordine, però, il tentativo di offrire e godere allo stesso modo di un luogo pubblico,da rispettare e tutelare in quanto tale, svanisce e, soprattutto ad ora di pranzo e nelle aree destinate alla spiaggia libera, la spiaggia prende le sembianze di un vero e proprio accampamento.

Condividi su:

Seguici su Facebook