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Riconsacrata la chiesetta tratturale di San Lorenzo

L'edificio sacro affidato alla Congrega della Madonna della Salette

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Riconsacrata nel pomeriggio l'antica chiesetta tratturale di San Lorenzo su progetto curato dall'architetto Francescopaolo D'Adamo con le contribuzioni dei parrocchiani.

Tutto questo nell'ambito della festa del 50° di sacerdozio del parroco don Antonio Bevilacqua con la partecipazione dell’arcivescovo mons. Bruno Forte, di alcuni sacerdoti della città e della diocesi, delle autorità (tra cui il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte e del consigliere regionale Antonio Prospero), delle Confraternite vastesi e di numerosi fedeli.

Il rito sacro è iniziato alle ore 18 con la cerimonia da parte del vescovo dell’antico edificio, ristrutturato e riaperto al culto e affidato alla custodia della Congrega parrocchiale della Salette.

Visibilmente commosso, don Antonio ha espresso al pastore Padre Bruno e ai fedeli presenti la sua gioia per l’evento, con queste incisive parole: “Gode la nostra santa chiesa territoriale lorenzese, direbbe Papa Giovanni XXIII,  per la riapertura al culto di questa antica e bella chiesa tratturale, dedicata a S. Lorenzo Martire e alla devozione della Madonna della Salette, costruita nel 1876 dal cav. Tambelli del Capitolo Cattedrale di Vasto, in continuità storica con una precedente cappella, dedicata fin dall’alto medioevo al culto di S. Lorenzo e divenuta lungo la strada tratturale uno dei punti di riferimento umano e spirituale per i tanti che percorrevano questa ‘autostrada’ del passato con le loro greggi e mercanzie. Gode la nostra santa chiesa lorenzese – ha continuato don Antonio – perché un tratto molto importante della nostra storia locale è tornato a vivere e a riproporsi come testimonianza autentica di un passato sempre importante, per insegnamento di vita soprattutto per le nuove generazioni, per un cammino di bene e di autenticità umana e cristiana che certamente ci fa onore e ci dà forza per procedere nella giusta direzione di vita personale e sociale”.

“Questo tempio – ha concluso il parroco di S. Lorenzo – continui ad essere punto costante di riferimento per tutto il territorio lorenzese, che oggi conta ben 2.500 abitanti, come lo è stato per il passato. Ringrazio i tanti, ad iniziare dal vescovo, Padre Bruno, che si sono prodigati dall’inizio a sostenere questa opera benemerita; in particolare le maestranze vastesi, qui presenti, nelle persone di Leonardo, Alberto e degli altri impegnati anche in altri settori di questa costruzione. Il loro impegno e il loro sacrificio personale di lavoro hanno permesso questa splendida realizzazione, che oggi ci rende tutti contenti e orgogliosi di aver ridonato al territorio questo splendido edificio di culto, che è un pezzo autentico della nostra storia locale”.

Al termine della benedizione si è snodata la processione con le statue di S. Maria della Salette e di San Lorenzo Martire verso la chiesa grande, dove c’è stata la concelebrazione della Santa Messa Giubilare di don Antonio Bevilacqua.

Il vescovo Forte, all’omelia, rifacendosi alle letture bibliche e in particolare alla figura di Abramo, ha approfondito il tema della fede, che si sviluppa in un triplice significato (essere innamorati di Dio, avere una incondizionata fiducia nel Signore e aprirsi all’impossibile) e produce due effetti (ci libera dal male e ci dona le gambe per camminare sulla strada del bene). Rivolto, poi, con tenerezza paterna verso don Antonio gli ha augurato di “continuare ad essere il testimone autentico della fede”.

FOTOSERVIZIO di MICHELE TANA e GIANFRANCO DACCO'

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