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Consorzio di Bonifica sud, prosegue lo stato di agitazione

I sindacati parlano di inerzia da parte di autorità e amministrazione

a cura della redazione
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Esprimono amarezza e delusione i dipendenti del Consorzio di Bonifica sud e le relative sigle sindacali regionali per la mancata considerazione da parte delle autorità della grave situazione di crisi economica-finanziaria che soffoca l’ente.

In un comunicato fano sapere che, nonostante lo stato di agitazione sia stato comunicato al Prefetto, all’assessore all’Agricoltura, al Consiglio dei delegati, alla deputazione amministrativa e al Collegio dei revisori dei conti, all’assemblea tenutasi il 1 luglio molti degli invitati erano assenti. C'erano "solo Giuseppe Torricella, rappresentante Cia, il deputato dimissionario Tommaso Dell’Orso, rappresentante Copagir, e l’ex vicepresidente del Consorzio Emilio Pace".

I dipendenti, proseguono le sigle sindacali, no hanno ottenuto risposte in merito all’inerzia per la ricostituzione dell’Amministrazione consortile, ormai vacante da oltre sei mesi. Una situazione, sottolineano, che comporta il rallentamento delle attività e l’impossibilità di raggiungere le finalità dell’ente, volte alla tutela del territorio e a garantire la risorsa idrica per uso agricolo, industriale e turistico.
I dipendenti sono stati informati della convocazione di un tavolo verde al quale avrebbero partecipato associazioni di categoria e autorità, ma “visto lo stato attuale pare sia stato un confronto infruttuoso”, commentano.
Vista la situazione, le Rsa del Consorzio precisano che “continuerà lo stato di agitazione con assemblee permanenti fino a quando non ci saranno riscontri concreti da parte dei responsabili”.

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