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Ricerche petrolifere in mare, Castaldi: 'Pd e Pdl fanno slittare la discussione'

L'intervento del senatore del Movimento 5 Stelle dopo il passaggio in aula della questione

a cura della redazione
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Slitta la discussione a Palazzo Madama di una mozione di 26 senatori del Movimento 5 Stelle, primo firmatario il vastese Gianluca Castaldi, sulle attività di ricerche di idrocarburi in mare con interessamento della vicenda 'Ombrina Mare 2' per la Costa dei Trabocchi.

Spiega Castaldi: "Con la incredibile motivazione proposta dal PdL e subito appoggiata dal Pd-l, Lega Nord, Scelta Civica (e la contrarietà, oltre che del M5S, del Gruppo Misto-Sel di aver 'calendarizzato alla prossima settimana lo svolgimento di una indagine conoscitiva sulla attività di ricerca di idrocarburi nel Mediterraneo' non si è potuta discutere la mozione. Questo - aggiunge - non mi ha impedito di illustrarla. La domanda sorge spontanea: che cosa c'è da conoscere sulla attività di ricerca di idrocarburi nel Mediterraneo, oltre i dati che sono abbondantemente conosciuti; conosciuti a tal punto che dal PdL, dal Pd-l (prima  firmataria la senatrice Pezzopane) sono stati presentati DdL di modifiche all’articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di ricerca, di prospezione e di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare. In questi disegni di legge si afferma, testualmente che 'la possibilità offerta alle compagnie petrolifere di accrescere lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nelle acque a largo della costa italiana aumenta notevolmente i rischi di contaminazione delle stesse, in particolare lungo la costa adriatica,  destando forti preoccupazioni nelle comunità locali. La consapevolezza dei rischi e delle conseguenze ambientali che ricadrebbero sul Mediterraneo, date le sue caratteristiche di mare chiuso, nel caso di contaminazione dell’ambiente marino, richiede di valutare con estrema prudenza lo svolgimento di attività di ricerca, esplorazione e coltivazione di idrocarburi a largo delle coste del nostro mare'... Immagino che fossero consapevoli...Quindi che altro c'è da sapere? Un dato lo posso fornire io: (che poi e' un dato che tutti i più attenti osservatori conoscono) ci sono in Italia 1.542 pozzi di estrazione attivi, 342 pozzi di stoccaggio".

Per il senatore vastese "quello adottato mi sembra un atteggiamento ipocrita; sicuramente non un segnale sincero di voler perseguire una volontà reale di bloccare 'Ombrina Mare'. Il sì alla mozione del M5S sarebbe stato un ottimo modo per dimostrare nei fatti questi intenti e mostrare il reale interesse ad una tutela ambientale. Ora spieghino i vari Pezzopane, Pelino, Chiavaroli, Razzi perché non si sono voluti, oggi, impegnare a chiedere al Governo:

1) ad assumere iniziative di carattere normativo volte a modificare l'articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, relativo alle attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, al fine di ripristinare il divieto di attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare entro le 12 miglia anche per i per procedimenti concessori in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128;
2) a sostenere l'avvio dell'esame dei loro stessi disegni di legge (come la quello della Pezzopane)volti a modificare la normativa vigente in materia di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, già depositati presso i due rami del Parlamento;
3) a revocare il provvedimento di accoglimento della VIA contenuto nel parere n. 1192 del 3 aprile 2013;("Ombrina Mare")
4) a revocare i titoli abilitativi già rilasciati con riferimento ai procedimenti concessori di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge n. 9 del 1991 in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128, e, conseguentemente, a sospendere l'efficacia di tutti procedimenti autorizzatori e concessori conseguenti e connessi alle attività di ricerca, sviluppo e coltivazione di idrocarburi;
5) a sottoporre, al fine di una maggiore tutela ambientale nelle zone di confine delle aree marine protette e di tutta la linea di costa del territorio italiano, tutte le citate attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi a nuova procedura di valutazione di impatto ambientale di cui agli articoli 21 e seguenti del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e a valutazione ambientale strategica di cui agli articoli 11 e seguenti del medesimo decreto, d'intesa con la Regione e previa acquisizione del parere degli enti locali".

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