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Tassa di soggiorno a Vasto, il rinvio c'è, la discussione per la 'disciplina' prosegue

Entro settembre previsto il varo del regolamento, ma sulle modalità e applicazione ancora tanti dubbi

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Varo del regolamento entro il mese di settembre e rinvio dell’imposta al 2014.

La maggioranza di centrosinistra supera le divergenze interne e decide di far slittare al prossimo anno l’introduzione della tassa di soggiorno. La decisione è stata assunta da Pd, Psi, Sel, Prc, Giustizia Sociale e gruppo misto nella riunione del 20 giugno scorso.

Le forze politiche hanno unanimemente convenuto di non applicare l’imposta di soggiorno durante la stagione estiva, circostanza che avrebbe prestato il fianco all’ennesima polemica sui servizi offerti ai turisti. «L’introduzione della tassa a stagione avviata avrebbe potuto creare problemi di gestione», affermano in una nota i partiti del centrosinistra, «per questo è stato stabilito che il regolamento attuativo dovrà essere definitivamente approvato dal consiglio comunale entro la prima data utile del mese di settembre».

Insomma, alla fine è prevalso il buon senso, ma sono tanti i nodi ancora da sciogliere.

Per la Confesercenti prima della introduzione dell’imposta bisognerebbe affrontare alcune questioni da cui non si può prescindere e dire, ad esempio, cosa si intende fare per garantire determinati servizi in favore del turismo e valutare misure come la riduzione della Tares per le strutture ricettive. C’è poi il discorso dei vicini comuni costieri che non è affatto da sottovalutare. San Salvo e Casalbordino hanno deciso di non istituirla, ritenendo che l’introduzione del balzello rappresenti un disincentivo per il turismo e un ulteriore colpo di grazie alle attività del settore già tanto stremate dalla crisi.

Vasto per ora ha deciso solo per il rinvio, ma il problema si riproporrà fra qualche mese, quando in aula approderà il regolamento che disciplina modalità di pagamento, esenzioni e sanzioni. In bianco è rimasto l’importo che per legge non può superare 5 euro a notte a persona. Tuttavia sembra che il Comune sia intenzionato a fissare il prezzo secondo criteri di gradualità facendo riferimento alla categoria dell’albergo: 3 euro per quelli a 5 e 4 stelle, 2 euro per quelle a 3 stelle e 1 euro per tutte le strutture alberghiere ed extra- alberghiere (campeggi, bed & breakfast, affittacamere, etc).

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