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Bagni pubblici nell'area del Belvedere Romani, servizio da ripristinare

La richiesta di numerosi cittadini, in particolare dei fruitori del terminal dei bus urbani

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Al capolinea dei bus nella zona del Belvedere Romani un signore “diversamente giovane”, con tono polemico ed adirato, afferma: ”Sono 2 anni che il diurno è chiuso e ogni volta, per  bisogni fisiologici impellenti, devo andare in bagno in un bar e lasciarvi la consumazione".

Fin qui il signore che si reca al bar, altri - meno civilmente - non disdegnano di fare i propri bisogni dove capita, nei 'vicoletti' dell'area ed in prossimità delle abitazioni, con le comprensibili rimostranze di chi abita da quelle parti.

Poi considerazioni e richieste: "Potrebbero riaprire il bagno pubblico! E’ questione di buon senso fornire un servizio igienico di interesse pubblico e di grande utilità sociale per i molti, cittadini e non, che utilizzano i mezzi di trasporto e che, molto spesso, sostano alla fermata per molto tempo in attesa  dell’arrivo del mezzo. E parlano di disoccupazione! Ma perché non affidano la gestione ad un disoccupato volenteroso, un posticino di lavoro umile ed onesto per chi  voglia occupandosi della igiene e cura delle toilette? Sarei più  contento di lasciare una offerta a chi voglia tornare a garantire un servizio utile alla comunità, un operaio addetto ai servizi di igiene e pulizia che abbia la volontà di crearsi un umile posticino di lavoro”.

La zona di cui stiamo parlando è una delle tante nevralgiche, molto trafficata dai numerosi fruitori dei bus urbani, soprattutto nel periodo estivo. La gestione del servizio? Si tratta, alla fine, di un mestiere di grande utilità sociale, certamente a rischio di estinzione, “l’inserviente diurno”. Di seguito un giovane afferma: “A volte le cose da semplici le fanno diventare difficili ed il povero cittadino ne paga le conseguenze”.

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