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Perforazioni a Scerni, il 4 giugno si riunisce il Comitato per la valutazione d'impatto ambientale

All'esame il progetto della Medoil gas per il pozzo in Santa Liberata

a cura della redazione
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C’è anche il progetto di perforazione a Scerni, denominato pozzo Santa Liberata 1, tra quelli su cui è chiamato a decidere, la settimana prossima, il Comitato di coordinamento regionale per la valutazione di impatto ambientale. La convocazione è fissata per la mattinata di martedì 4 giugno.

Il progetto è stato presentato dalla ditta Medoil gas e prevede, in località Santa Liberata, la realizzazione di una perforazione direzionata da un piazzale appositamente allestito con la finalità di accertare la presenza di idrocarburi gassosi nel sottosuolo. Già il 27 settembre il Comitato di valutazione si era riunito per esaminare la richiesta e aveva visionato le molteplici osservazioni presentate da privati, Comune di Scerni, associazioni ambientaliste e partiti politici contro la perforazione. Aveva quindi deciso di rinviare il parere in vista di un necessario supplemento istruttorio per approfondire le problematiche sollevate nelle osservazioni e le questioni tecniche emerse e non risolte nella redazione del progetto.

Il 4 giugno, quindi, si potrebbe conoscere il parere del Comitato chiamato a esprimersi sull’impatto ambientale .

Tra le osservazioni presentate a settembre contro la perforazione di Scerni c’era anche quella del partito di Rifondazione comunista di Vasto, che aveva chiesto alla Regione di dare parere negativo sulla base dei vincoli idrogeologici della zona e in riferimento alla previsione regionale che vieta le estrazioni di idrocarburi liquidi su gran parte del territorio. Rifondazione aveva poi sottolineato l’incompatibilità delle trivellazioni con l’economia locale, basata sull’agricoltura, ribadendo che Scerni è uno dei punti di eccellenza abruzzesi in questo settore.

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