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Un anno senza stipendi e prospettive 'fumose': a L'Aquila la protesta dei lavoratori Cotir

I dipendenti del Centro di Ricerca di località Zimarino a Vasto in Consiglio regionale

a cura della redazione
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Si è spostata a L’Aquila, nella sede della Regione Abruzzo, la protesta dei dipendenti del Cotir, il Consorzio per le Tecniche Irrigue di località Zimarino a Vasto.

Al centro dell’attenzione, ancora una volta, lo stato di agitazione delle maestranze, relativo agli stipendi arretrati non ancora corrisposti ed alle prospettive del loro impiego ancora del tutto fumose.

Viene evidenziato in una nota dai lavoratori manifestanti: “Nonostante le ripetute promesse da parte del presidente del Cotir Alberto Amoroso e dell’assessore Mauro Febbo ad oggi, purtroppo, ai lavoratori del Cotir non è stata retribuita nessuna mensilità arretrata. Continuando le azioni di protesta avviate da tempo, tutti i dipendenti (senza stipendio oramai da 12 mensilità) si sono recati a L’Aquila al Consiglio regionale. La protesta, per il momento ancora pacata, è consistita nell’indossare all’interno dell’Emiciclo, durante il Consiglio, una maglia bianca con scritte sintetiche ma significative del disagio morale ed economico che stanno vivendo i lavoratori. Raccogliendo le motivazioni dei dipendenti del Cotir, il Consiglio regionale è stato interrotto ed una rappresentanza dei lavoratori è stata ricevuta dal vice presidente del Consiglio regionale, in presenza dei capigruppo, dell’assessore Febbo e di alcuni presidenti di Commissione tra cui Antonio Prospero. Dall’incontro – viene sottolineato - è emersa la volontà unanime di reperire fondi per tamponare l’emergenza stipendi e per fornire la liquidità necessaria a cofinanziare i progetti approvati, proponendo soluzioni da ratificare nel prossimo Consiglio regionale”.

Non manca l’affondo nei confronti della classe politica del territorio del Vastese: “I dipendenti Cotir sono rimasti esterrefatti nel constatare il totale disinteresse e la superficialità dei rappresentanti politici del territorio Vastese, presenti all’incontro, che non rappresentano le problematiche locali. A questo punto le domande nascono spontanee: dove risiede il presidente della Commissione Agricoltura Prospero e che fine ha fatto la sua idea di cittadella dell’agricoltura? Dove risiedono il presidente della Commissione Attività produttive Argirò ed il consigliere Tagliente? Chi deve difendere, nelle sedi istituzionali, i problemi di un Centro di Ricerca che opera nel territorio di Vasto? I dipendenti, amareggiati nel constatare un atteggiamento distaccato e di totale menefreghismo dei politici locali sulle difficoltà di 30 famiglie – si conclude nella nota -, colgono l’occasione per ringraziarli pubblicamente e fanno sapere che saranno presenti al prossimo Consiglio regionale per verificare la veridicità delle promesse fatte il 7 maggio continuando le azioni di protesta che non si placheranno fino ad una adeguata soluzione”.

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