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UN ANNO DI ATTIVITA', IL BILANCIO DELL'UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO

a cura della redazione
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Il 2006 è stato per il personale dell'Ufficio Circondariale marittimo un anno molto impegnativo e caratterizzato da attività che hanno riguardato tutti i compiti d'istituto del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Vasto, il Tenente di Vascello Ivan Savarese, traccia un bilancio dell'attività svolta nel 2006 dall'Ufficio. ''Il personale militare dipendente - dice Savarese - è stato quotidianamente impegnato nello svolgimento di compiti di polizia marittima e demaniale al fine di reprimere illeciti (amministrativi e/o penali) in materia di sicurezza della navigazione, pesca, demanio, ambiente ed in materia archeologica''. In particolare, gli obiettivi prefissati dal comandante Savarese - coadiuvato dall'Ufficiale Carlo Parisi - sono stati la prevenzione e repressione degli illeciti con l'omogeneizzazione delle procedure e dei relativi atti, individuando come area d'intervento tutto l'ambito del Circondario Marittimo di Competenza - che si estende dalla foce del fiume Trigno alla foce del fiume Sangro e comprende le fasce costiere dei Comuni di San Salvo, Vasto, Casalbordino e Torino di Sangro -, estendendo le attività anche l'entroterra. Nello specifico: 19 persone e 6 imbarcazioni in difficoltà sono state soccorse in mare; sono stati 1.178 le ispezioni ed i controlli sul demanio, 104 le contestazioni di illeciti amministtrativi con 45.000 euro di sanzioni pecuniarie; 15 infrazioni di carattere penale col sequesto di attrezzi da pesca, reti, chioschi abusivi, ombrelloni, sdraio e lettini natanti. ''Speciale attenzione - prosegue Savarese - è stata preordinata al rispetto della normativa in materia di pesca, delle normative inerenti la misura delle maglie delle reti da pesca presenti a bordo dei pescherecci, la taglia minima delle specie ittiche pescate, la pesca e la commercializzazione di specie ittiche protette e la disciplina avente ad oggetto le informazioni minime obbligatorie da dare al consumatore in occasione della vendita al dettaglio e desumibili dai documenti che seguono il prodotto in ogni stadio di commercializzazione - introdotta in Italia anche alla luce dei Regolamenti Comunitari che disciplinano la materia - e che risulta fondamentale al fine di garantire la sicurezza della salute del consumatore e per evitare truffe, atteso che proprio la vendita di specie diverse non rispondenti alla denominazione commerciale esposta alla vendita può configurarsi come reato di frode commerciale. Al riguardo, nell'anno 2006 il personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto ha proceduto al sequestro di Kg. 790,5 di novellame (esemplari di specie ittiche in stato giovanile la cui pesca e commercializzazione è vietata), Kg. 825 di cozze e Kg. 70,5 di vongole (pescate in zone vietate o vendute con bollino sanitario scaduto). Sono stati, inoltre, posti in essere - con cadenza quasi quotidiana - diversi controlli in materia ambientale e demaniale inerentemente agli scarichi provenienti dall'entroterra e/o da foci dei fiumi, controlli nelle acque antistanti le piattaforme presenti nell'ambito del Circondario Marittimo e controlli alle unità mercantile alla fonda. Altri controlli hanno interessato la vigilanza della viabilità in ambito portuale, le condizioni di sicurezza e navigabilità delle unità mercantili, le autorizzazioni al deposito delle merci in banchina, bunkeraggi e la pesca sportiva in porto. L'attività svolta - conclude - ha ricevuto l'apprezzamento dei Comandi Superiori e dell'utenza in generale che ha potuto constatare in tempo reale l'attività della Guardia Costiera di Vasto a salvaguardia degli interessi collettivi connessi alla salute ed alla sicurezza''. Nella foto il comandante del Porto, Ivan Savarese
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