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UN VIOLENTO COLPO IN PIENO VISO HA UCCISO COSIMO CAVA

a cura della redazione
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Un arresto cardiaco riflesso dopo la rottura del setto nasale determinato da un forte colpo in pieno viso, con ogni probabilità un calcio o un pugno. Le tecniche e ''fredde'' parole dell'anatomopatologo Ivan Melasecca, al termine dell'autopsia sul corpo di Cosimo Cava, eseguita nel pomeriggio nell'obitorio dell'ospedale ''San Pio da Pietrelcina'' di Vasto, hanno dato conferma delle cause, non certo del perché della morte di Cosimo Cava, il quarantenne che da sette anni viveva nel Vastese, deceduto nel corso di una rissa, scoppiata apparentemente senza motivi con protagoniste la vittima ed altre sei persone, in un casolare della zona industriale ed agricola di piana Sant'Angelo a San Salvo. E' durato oltre tre ore l'esame autoptico, con Melasecca che ha rimesso un primo dettagliato rapporto al capitano dei Carabinieri della Compagnia di Vasto, Giuseppe Loschiavo. Per la morte di Cava è indagato F.M., 41 anni, artigiano sansalvese, denunciato per omicidio preterintenzionale e già assistito nella sua difesa dall'avvocato Nicola Artese. Per gli altri cinque, A.Z., 41 anni, B.P, 47, A.Z, 32, ed i fratelli G.B. ed H.B, 36 e 46 anni, tutti di San Salvo, la denuncia è per rissa. Cosimo Cava, Mimmo per gli amici, voleva ricostruirsi una vita in Abruzzo. Qualche precedente penale ed una storia d'amore finita male lo avevano portato a lasciare - sette ani fa - la sua terra di Puglia ed a provare a ricominciare da queste parti. L'estate scorsa aveva lavorato come guardiano notturno in uno stabilimento balneare del centro di Vasto Marina, ultimamente cercava di cavarsela con qualche ''lavoretto'' da manovale. Ha trovato la morte più assurda, quella senza un senso, tra alcuni amici e compagni del periodo recente. Una serata, quella di sabato, trasformatasi in autentica tragedia, aperta in un clima di gioia ed allegria per un rito tanto caro alla tradizione locale e coivolgente, quale l'uccisione del maiale e conclusasi nel modo più brutale dopo forse qualche bicchiere di troppo ed un alterco sfociato nella sua più tragica conclusione. Compiuti gli esami autoptici, il corpo di Cava sarà già domani restituito ai suoi familiari per la celebrazione dei funerali che si svolgeranno ad Erchie, paese del Brindisino dove l'uomo cresciuto e vissuto a lungo. Cosimo Cava era divorziato ed a piangere la sua morte ci sono anche due figli di giovane età. A San Salvo, intanto, resta lo sgomento per un fatto tanto drammatico quanto assurdo.
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