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Maria Amato e Gianluca Castaldi, i primi giorni da parlamentari

La deputata del Pd e il senatore del M5S raccontano le emozioni vissute nel giorno d’insediamento

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Viaggiano in bus e studiano diritto costituzionale i due parlamentari vastesi che nei giorni scorsi hanno debuttato nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama. Emozionati come due alunni al primo giorno di scuola, Maria Amato, deputata del Pd, e Gianluca Castaldi, senatore del Movimento 5 stelle, siedono in Parlamento accanto ai colleghi di partito.

Per loro è l’inizio di una nuova avventura, ma anche un radicale cambiamento di vita. Nel giro di qualche mese hanno lasciato lavoro, famiglia e amici per partire alla volta della capitale.

Castaldi, 43 anni, diplomato Isef, è titolare della Gamma sport. È attivista dal 2007 e nel 2011 è stato candidato alle comunali con la lista M5S, ottenendo 129 preferenze.

Maria Amato, 55 anni, è dal 2007 primario del reparto di Radiologia dell’ospedale San Pio e consigliere comunale di maggioranza, eletta nel 2011 nelle file del Pd. È stata la vera sorpresa delle primarie di dicembre, viatico per il Parlamento dove ha intenzione di portare avanti l’impegno che l’ha contraddistinta in questi anni sia come membro dell’esecutivo regionale del partito, sia come componente dell’assemblea nazionale a guida Bersani.

«Sono arrivato a Roma con il pullman, accompagnato da alcuni attivisti del Movimento, ora sono ospite di un amico», racconta Castaldi, «quando ho varcato l’ingresso di Palazzo Madama ho provato una forte emozione. Voglia di fare ce n’è tanta. Siamo un bel gruppo animato da buona volontà. Ci siamo sistemati in alto al centro, la collocazione giusta per controllare».

Dopo l’ iniziale entusiasmo è subentrata la consapevolezza di capire bene come funziona la macchina parlamentare. «Il sistema è ottocentesco», chiosa Castaldi, «si perde una giornata intera per fare due votazioni. Sono convinto che per essere un buon parlamentare sono necessarie delle competenze per questo la sera hocominciato a studiare diritto costituzionale, una novità per uno come me che ha una formazione Isef».

Entrambi i parlamentari prediligono uno stile sobrio. «Mi hanno accompagnato in macchina i miei amici del cuore, ma sono tornata a Vasto in autobus», dice la Amato, che riassume così il suo stato d’animo il giorno del debutto a Montecitorio. «Ho provato una grande emozione, ma anche un po’ di preoccupazione per il nuovo contesto. Ho avuto subito la sensazione di vivere un momento importante, di partecipare a un pezzo di storia. Per una persona schiva come me non è stato semplice superare l’impatto di un ambiente nuovo, ma i commessi della Camera sono stati molto garbati e accoglienti.

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