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SCIOPERO ALLA DENSO, L'ADESIONE DEI LAVORATORI E' MASSICCIA

a cura della redazione
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E' stata massiccia l'adesione allo sciopero di otto ore proclamato dalla Rsu della Denso dopo la rottura delle trattative sulla cassa integrazione ordinaria decisa dall'azienda per 350 lavoratori in merito al ''no'' della proprietà sulla richiesta di rotazione proposta dal sindacato. Di fatto, l'attività all'interno dello stabilimento di piana Sant'Angelo è stata interrotta e gli stessi rappresentanti dei lavoratori non hanno escluso il ricorso ad ulteriori forme di lotta laddove non arrivino segnali di maggiore apertura da parte del management della multinazionale metalmeccanica nipponica. ''L'azienda rifiuta sistematicamente di dare informazioni sui volumi produttivi dei prossimi 3 mesi, sulla base dei quali si costruisce il fabbisogno della manodopera - ha dichiarato Primiano Biscotti (Fim-Cisl) - e così rimette in discussione pure gli intendimenti concordati il 22 dicembre scorso al Ministero dello Sviluppo Economico. Ribadiamo la richiesta di azzeramento di un gruppo dirigente che in questi anni ha arrecato troppi danni a questa azienda e, come ultimo colpo di coda, si oppone drasticamente all'applicazione della rotazione nella cig ordinaria''. Compatti i sindacati nell'azione di contrasto alle strategie aziendali. ''La cassa integrazione - rimarca ancora Biscotti - doveva essere utile a traghettare l'azienda verso la definizione di un nuovo piano industriale. Ma di questo non c'è traccia e restano soltanto le preoccupazioni ed i comprensibili timori emersi dall'annuncio dei 500 esuberi. Fino a qualche anno fa questo sito aveva 2.200 dipendenti, oggi ve ne sono 1.400 e la proprietà vuole ancora tagliare. Questa è una situazione insostenibile, per i lavoratori e per il futuro degli stessi e di un intero territorio''. Vertenza Denso al centro dell'attenzione anche dell'incontro convocato dal sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese, al centro culturale ''Aldo Moro'' per la mattinata odierna. Chiamati a raccolta lavoratori, sindacati, amministratori locali, provinciali, regionali e nazionali del territorio. ''La speranza - ha commentato Marchese - è che si arrivi a stemperare la forte tensione di questi giorni e che l'azienda si mostri disponibile a rivedere i suoi drastici intenti di ridimensionare lo stabilimento sansalvese''.
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