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Il traguardo del secolo di vita: la grande festa per nonno Liberato

Dalla famiglia: 'Un'occasione per celebrare i valori più profondi'

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Il 12 marzo 2013 è un giorno veramente speciale per un nonno di Cupello, Liberato Coladangelo.

Nato a Busso in provincia di Campobasso il 12 marzo 1913, compie oggi un secolo di vita. In 100 anni, il nonno di Busso e di Cupello ha visto cambiare il mondo, le ha vissute tutte queste trasformazioni e oggi raggiunge un tanto ambito traguardo. Dalla famiglia: la figlia Michela, il genero Adriano, i nipoti e i pronipoti gli formulano tanti auguri e gli inviano un abbraccio affettuoso.

Alla cerimonia per festeggiare i suoi 100 anni, oltre alla famiglia, saranno presenti i sindaci di Busso e Cupello e tanti amici del neo centenario. Sua figlia Michela, insieme al  marito Adriano, ai nipoti e pronipoti vogliono  ringraziarlo per quanto è stato capace di fare, in tutti questi anni, in favore di tutta la famiglia dicendogli: “Se oggi siamo qui il merito è tuo. Se siamo diventati adulti e crediamo nei tuoi stessi valori, è grazie all’esempio che tu stesso, nell’arco di un secolo di vita, ci hai trasmesso con i tuoi  insegnamenti. Grazie papà!”.

Non è stata una vita facile quella di nonno Liberato: si è sposato nell’aprile del 1940 con la signora Carmela Ziccardi, anch’essa di Busso e si è sempre dato da fare. Ha iniziato da subito a lavorare nei campi, poi - come accadeva in quegli anni - è emigrato in Inghilterra dove ha lavorato per molti anni in fabbrica come operaio. Da qui si è trasferito in Germania dove è rimasto per 20 anni, sempre lavorando come operaio. Per motivi di salute nel 1999 si è trasferito a Cupello dalla figlia Michela, insieme alla moglie. Nonno Liberato è un nonno molto premuroso e affettuoso con nipoti e pronipoti. E’ lucido nel ricordare gli avvenimenti della propria vita e ringrazia Dio per la gioia di aver ricevuto tanto amore dalla  propria  famiglia.

“Il 12 marzo - dice la figlia Michela - è una bella occasione anche per celebrare i valori più profondi della vita, quelli in cui mio padre ha sempre creduto, ed è l’occasione per invitare i giovani a riflettere sul valore della vita, bene prezioso che va vissuto intensamente, come ha fatto nonno Liberato”. Oggi rendiamo il giusto omaggio a un uomo che ha lavorato e combattuto per tanti anni, superando sofferenze indescrivibili come la morte della moglie nel 2008 ed enormi difficoltà.

Auguri anche dalla nostra redazione a nonno Liberato per il traguardo raggiunto, “un secolo di vita”.

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