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Alla scoperta di Agorà Tv, il nuovo canale generalista abruzzese

Da una costola di Trsp il progetto curato da Gabriele Napolitano e Nicola Cinquina

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Con il passaggio dall’analogico al digitale si sono aperte nuove opportunità per chi guarda al mondo della televisione. Gabriele Napolitano e Nicola Cinquina non se le sono lasciate scappare e hanno deciso di mettersi in gioco: da cemeraman e tecnici sono diventati i gestori del nuovo canale Agorà Tv, nome scelto per evocare la piazza, lo stare in mezzo alla gente.

La proposta è venuta da don Stellerino D'Anniballe, storico fondatore di Trsp di cui Agoràtv è parte. Sia Nicola Cinquina che Gabriele Napolitano lavoravano infatti come tecnici per la televisione vastese, il primo da un decennio circa, l’altro da qualche anno.

"Con il digitale c’erano più segnali a disposizione e don Stellerino ci ha chiesto come si poteva sfruttare questa novità e ci ha domandato se ce la sentivano di impegnarci in una nuova televisione", racconta Gabriele. Lui e Nicola non ci hanno pensato molto e subito hanno buttato giù un programma.

Come in tutte le avventure che si rispettino anche loro sono partati quasi all’arrembaggio, con pochi strumenti ma grande entusiasmo: "Ricordo ancora i primi tempi, quando il segnale è stato acceso a settembre avevamo solo un mixer video, un registratore e un normalissimo computer portatile che stando acceso di continuo alla fine ha fuso", rammenta Gabriele. In poco tempo però sono cresciuti, a gennaio la programmazione è diventata definitiva e la strumentazione è stata potenziata.

Tra Gabriele e Nicola non c’è gerarchia, spiegano sorridendo, "la mattina ci si riunisce e si organizza il lavoro. Facciamo un po’ di tutto, eccetto stare davanti alla telecamera". Per questo, come per altre operazioni, anche tecniche, si possono avvalere della collaborazione di tanti giovani e coetanei che danno una mano. Tra gli altri ci sono Giacinto Sirbo, Marco Santilli, Fabio Falcone, Alberto Baiocco, Ronny Morena, Pierpaolo Del Casale, Fabio Napolitano, Norma Carusi, Andrea Berardi, Berardino Barisano, Alessandro De Santis e Francesco Fiore.

La speranza è quella di trovare altri ragazzi che abbiano voglia di entrare nel mondo della televisione, di imparare e collaborare con loro.

Agorà Tv si rivolge a un pubblico ampio e variegato, per questo offre una programmazione generalista che va dalla musica allo sport, passando per l'attualità, le tradizioni locali, i documentari, gli spazi dedicati agli eventi, alle fiere e alla salute. "Abbiamo appoggiato Spettacolab – spiegano ancora - e trasmesso Sanremo inside. C’è anche un programma di servizio al cittadino in cui uno studio di consulenza risponde a domande che ci arrivano dalla popolazione. Alcuni servizi poi li prendiamo da una società di Pescara che li produce e distribuisce. In occasione delle elezioni politiche è stata fatta la prima diretta. L’intenzione è quella di farne sempre di più: per l’estate vogliamo proporne diverse dai paesi della zona e creare anche noi, come tv, degli eventi da mandare in diretta. Poi vogliamo anche trasmettere in streaming dal nostro sito". Il canale Agoràtv si può ricevere in tutto l’Abruzzo (119) e Molise (115), spiegano: "Se qualcuno non lo vede non è un problema di segnale ma di posizionamento dell’antenna o di questioni legate al decoder".

L’obiettivo del nuovo canale, come illustra Nicola, è "lavorare molto sul territorio, fare qualcosa in più per la nostra terra. È vero che c’è internet e ci sono molti siti locali, ma è anche vero che non tutti frequentano la rete. Molti preferiscono ancora la tv, che offre pure un contatto visivo importante. Comunque a noi piace sfruttare anche internet, per questo vorremmo trasmettere in streaming e siamo inoltre aperti a collaborazioni con siti online locali. Va detto che non ci concentriamo solo su Vasto, vogliamo allargarci, stiamo ad esempio dando spazio anche a realtà dell’Aquila e di Pescara".

Agorà Tv non ha sistemi per misurare l’audience ma a quanto dicono i gestori "il riscontro lo vediamo dalla gente che ci scrive, ci ferma, ci chiama. Percepiamo che ci seguono. Siamo sugli standard che ci aspettavamo".

Ora, le difficoltà maggiori sono quelle di "farsi conoscere sempre di più, ampliare i nostri programmi e arricchirli. Poi è fondamentale la ricerca di sponsor (perché con quelli si mantiene il canale) e trovare la collaborazione di giovani interessati a una formazione sul campo".

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