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'Fermate Ombrina Mare e difendete il Creato': l'appello dei vescovi d'Abruzzo e Molise

La Ceam di nuovo in campo contro i progetti petroliferi nella Costa Teatina

a cura della redazione
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L’approvazione, da parte del Ministero dell'Ambiente, del progetto petrolifero denominato Ombrina Mare 2 al largo della costa teatina, al centro di un nuovo intervento intriso di amarezza e preoccupazione da parte della Ceam, la Conferenza Episcopale d’Abruzzo e Molise.

“Dopo le paure scatenatasi nelle scorse settimane – si legge in una nota a firma di don Carmine Miccoli, coordinatore regionale dell’Ufficio di Pastorale Sociale della Ceam – alla luce delle notizie che per qualche giorno sono state diffuse su uno sversamento al largo di Rospo Mare, ancora una volta sento alzarsi con forza sentimenti di tristezza e timore da tantissimi abruzzesi. L'Ufficio di Pastorale Sociale, per conto della Ceam, si è già espresso varie volte negli anni, inviando anche proprie osservazioni al progetto petrolifero in oggetto. Gli stessi arcivescovi e vescovi della Ceam hanno presentato in due occasioni analoghi comunicati per esortare tutti alla custodia del Creato e ad uno sviluppo sostenibile, partecipato democraticamente e nell'interesse del bene comune e non solo di una parte del Paese. Auspico ancora che la politica tutta, dai futuri parlamentari fino ai Consigli comunali, e coloro che hanno a cuore il bene comune s'impegnino a difendere questa meravigliosa terra che è la Costa Teatina con tutti gli uomini e le donne che vi abitano".

Rinnovato l'appello: "Fermate Ombrina Mare, fermate ogni progetto petrolifero e di sfruttamento selvaggio dell'ambiente naturale; difendete il Creato, ponete la sua salvaguardia al centro di una politica che sia perseguimento del bene comune, rifuggite da interessi particolari ed egoistici, che possono compromettere il benessere di tutti e la capacità di futuro delle giovani generazioni. Ai credenti, in particolare – conclude don Carmine Miccoli -, si impone il dovere di tutelare ad ogni costo il valore della vita, la dignità della persona in tutte le sue dimensioni, la promozione della giustizia e della pace, in nome del Vangelo e per il bene del mondo intero”.

Interventi di contrarietà allo sblocco del progetto Ombrina Mara sono giunti da più parti nelle ultime ore: dopo il primo lanciato dalla sezione abruzzese di Legambiente, ecco quelli di Sinistra Ecologia e Libertà, Cobas, Confcommercio e Confesercenti e dal presidente della Provincia di Chieti.

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