Il Civeta trascina il Comune di Vasto in tribunale.

Ammonta a circa 488 mila euro il credito che il Consorzio intercomunale del Vastese reclama in virtù della convenzione sottoscritta nel 2002 per l’attività di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani nell’impianto di riciclaggio di Valle Cena.

L’ente consortile parla di inadempimento e chiede al giudice di condannare il Comune di Vasto al pagamento della somma oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria.
L’atto di citazione è stato notificato lo scorso mese di ottobre, ma risale a qualche settimana fa la delibera con cui la giunta municipale guidata dal sindaco Luciano Lapenna decide di costituirsi in giudizio dando incarico all’avvocatura comunale di difendere l’operato del Comune.

Del procedimento si sta occupando l’avvocato Stefano Monteferrante che fa parte dello staff dell’ufficio legale.

Non è la prima volta che Civeta e Comune si danno battaglia in tribunale. Nel 2008 il Consorzio intercomunale citò in giudizio l’ente guidato da Lapenna per un debito pregresso. In quel caso il presunto credito reclamato dall’ente consortile per il trattamento dei rifiuti era di circa 234 mila euro.

Nel frattempo il Civeta investe in tecnologia. È in fase di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea un bando per l’affidamento in concessione della progettazione definitiva ed esecutiva di un impianto di “digestione anaerobica” nell’area di Valle Cena. Un investimento di oltre 21 milioni di euro da finanziare attraverso la formula del project financing, che permetterà di trattare la frazione organica dei rifiuti e produrre così energia. Il termine di esecuzione dell’impianto è di 540 giorni dal verbale di consegna dei lavori, mentre la durata della concessione è di 25 anni a decorrere dal rilascio del certificate di collaudo delle opere. L’appalto verrà aggiudicato alla offerta più vantaggiosa.