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Rigore, sviluppo, solidarietà e verità i valori da cui ripartire e il monito ai politici: 'Non dite bugie'

L'esortazione del vescovo Bruno Forte nell'incontro con gli amministratori del territorio

a cura della redazione
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L'esortazione è del vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, ed è rivolta ai politici: «Non dite le bugie». E' uno dei passaggi del consueto incontro di inizio anno con quanti sono impegnati nella amministrazione degli enti locali.

Un monito che si traduce nell’evitare di fare promesse ai cittadini – pratica comune a buona parte della politica solo per ottenere consensi – che si sa di non poter mantenere.

Forte ha incontrato i politici locali nell’aula magna del seminario regionale di Chieti, dopo la Messa celebrata nella chiesa della Trinità. Con il vescovo c’era Gian Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano, conoscitore del pensiero di papa Benedetto XVI, docente e studioso di fama mondiale.

Nel discorso di presentazione di quello che poi è diventato un dibattito tra la platea e il professor Vian, monsignor Forte ha rimarcato i quattro valori che, a suo giudizio, ridaranno fiducia agli italiani, in questi ultimi anni particolarmente delusi dalla politica: rigore, sviluppo, solidarietà e verità.

Matrimoni per tutti e solidarietà, gli altri temi toccati. La ferma contrarietà della chiesa all’adozione di figli da parte di una coppia gay si fonda sul «principio di genitorialità, derivante per natura dalla differenza dei sessi» dice Vian, «del resto in Francia, oggi, giuristi uomini di sinistra, intellettuali laici sono contrari al matrimonio per tutti». «Il nostro è un Paese solidale», osserva ancora lo studioso, «ma la natura umana è appannata dal peccato originale. E sono d’accordo con Forte quando dice che gli immigrati sono indispensabili, senza di loro il paese sarebbe in grossa difficoltà, sarebbe a rischio di irrilevanza».

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