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L'omaggio di Vasto alla figura di Antonio Cieri, decorato al valore e morto combattendo per la libertà

Lapide commemorativa in piazza Rossetti e presentazione di un libro a Palazzo d'Avalos

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Con una breve e sentita cerimonia, l’Amministrazione comunale ha reso omaggio alla figura di Antonio Cieri, con l’apposizione di una lapide commemorativa collocata in Piazza Rossetti.

Dopo la città di Parma nel 2006, anche Vasto, la città natale di Antonio Cieri, ha voluto rendere il giusto tributo ad una figura poco conosciuta, riscoperta solo da pochi anni, grazie agli studi di illustri studiosi parmigiani e di Piermichele Pollutri, anch’egli vastese, già autore di interessanti pubblicazioni e relatore in un convegno svoltosi nel 2008 presso la Biblioteca Mattioli.

Dopo lo scoprimento della lapide, alla presenza delle autorità civili, dei responsabili dell’Anpi e di alcuni parenti dell’anarchico vastese, la serata è proseguita presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos con la presentazione del libro “Lo stranier. Vita anarchica di Antonio Cieri”, della studiosa Giorgia Sisti.

Nato da una tesi di laura, il libro ripercorre la storia dell’illustre vastese, attraverso un’attenta ricerca effettuata presso archivi, biblioteche e tribunali. Interessanti anche alcune foto inedite messe a disposizione da Domenico Cieri, parente di Antonio, che oggi vive in Messico. 

Nato a Vasto nel 1898, Antonio Cieri ha combattuto nel primo conflitto mondiale dove fu decorato al valore. Nel 1920 si trasferì ad Ancona, dove venne assunto come disegnatore nelle ferrovie. In quegli anni di tensioni sociali contro il governo dell’epoca, partecipò attivamente ai moti popolari, con l’occupazione di caserme e altri edifici pubblici. Trasferito per punizione a Parma, aderì al gruppo anarchico locale e fu tra i protagonisti delle barricate del 1922. Sarà lui, infatti, a comandare il settore a Borgo Naviglio, considerato il più esposto all’attacco fascista. Antonio Cieri ha lottato per un ideale: ha percorso quasi tutto lo stivale, fino a raggiungere la Francia e la Spagna, ed a Huesca, all’età di trentanove anni, ha trovato la morte combattendo per la libertà.

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