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Duplice omicidio di Vasto, autopsie sui corpi delle vittime e primi sviluppi giudiziari della triste vicenda

In carcere, accusato dei delitti, il figlio della coppia di anziani

a cura della redazione
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A mezzogiorno il sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Enrica Medori, ha assegnato a Pietro Falco, direttore del servizio di Medicina legale della Asl Lanciano– Vasto– Chieti, l'incarico di eseguire l’autopsia sui corpi di Emidio Del Vecchio e Adele Tumini, marito e moglie di 78 e 72 anni, uccisi a coltellate sabato, con ogni probabilità nel tardo pomeriggio-sera, nella loro abitazione di via Anghella a Vasto.

 

In carcere, accusato di aver commesso il duplice omicidio, c'è il figlio Marco Del Vecchio, 37 anni, da ieri mattina sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

 

L’anatomopatologo inizierà gli esami cominciando dall'uomo, mentre domani sarà la volta della donna. Il professionista dovrà accertare l’ora precisa del duplice assassinio, la quantità di colpi inferti, quale arma è stata utilizzata, e soprattutto la ferita mortale.

 

Dalla prima ricognizione cadaverica, effettuata nella casa di via Anghella 4A dove l’assassino ha cercato di pulire la scena del delitto, sono state contate sui due cadaveri decine e decine di coltellate sferrate con impeto e violenza e colpendo in modo frontale le vittime.

 

In Procura a Vasto il magistrato titolare dell'inchiesta, Enrica Medori, ha ascoltato le versioni della sorella dell'accusato. A rappresentare legalmente la famiglia delle vittime è l'avvocato Gianni Menna, mentre Raffaele Giacomucci si occupa di Marco Del Vecchio, definito un ragazzo problematico, in passato coinvolto con il mondo della droga e che ultimanente è stato anche in cura al Centro di Igiene Mentale.

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